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Sensini: "Voglio tornare in Italia. Sogno la A con il Parma"

ESCLUSIVA TMW - Sensini: "Voglio tornare in Italia. Sogno la A con il Parma"TUTTO mercato WEB
giovedì 1 dicembre 2016, 18:152016
di Pietro Lazzerini

Nestor Sensini è stato uno dei grandi protagonisti della Serie A a cavallo tra gli anni '90 e i primi anni del 2000. Dopo l'esperienza da calciatore ha proseguito la carriera da allenatore in Argentina, sedendo su panchine illustri come quelle dell'Estudiantes e quella dei Newell's Old Boys. Adesso il suo sogno è quello di tornare in Italia e con il Parma senza una guida tecnica, una possibile sfida potrebbe essere proprio quella di ripartire dal club ducale. Per parlare di questi sogni dell'ex centrocampista tra le altre anche di Udinese e Lazio, la redazione di Tuttomercatoweb.com lo ha contattato in esclusiva direttamente in Argentina.

Signor Sensini, nelle ultime ore il suo nome è stato accostato alla panchina del Parma, cosa ci può dire in merito?
"In Italia ho vissuto i migliori anni della mia carriera e al Parma e mi sono trovato molto bene. E' una città che mi ha dato tanto. Mi piacerebbe tornare per ripagare tutto l'affetto ricevuto nei tanti anni che ho passato vestendo questa maglia. E' una società che mi è rimasta nel cuore".

Le piacerebbe dunque tornare in Italia?
"Sicuro, io sogno di tornare in Italia perché è dove ho vissuto praticamente tutta la carriera da calciatore e ora vorrei confrontarmi con la realtà tecnica anche da allenatore. A Udine sono stato allenatore per sei mesi senza patentino e in un momento dove non ero ancora pronto per confrontarmi con questa possibilità. Adesso ho fatto sei anni di esperienza nel massimo campionato argentino e mi sento pronto per tornare in Italia e dimostrare il mio valore anche da allenatore".

Il Parma attualmente milita in Lega Pro, questo per lei potrebbe essere un problema?
"L'Italia mi manca molto e nonostante io abbia allenato squadre importanti in Argentina non avrei nessun problema a confrontarmi con una serie minore. Anche perché molto dipende dal progetto e penso che a Parma ci sia. I gialloblu puntano a tornare in Serie A e questa è una sfida molto affascinante che va al di là delle categorie. L'idea di tornare ad allenare in Italia è sempre stata viva nella mia mente e adesso penso che sia arrivato il momento giusto per farlo.

Qual è il suo sogno da allenatore?
"Avere la possibilità di lavorare tutti i giorni e di puntare al massimo con la squadra che ho a disposizione. Questo è il sogno di ogni allenatore. Poi con il lavoro e l'esperienza uno può arrivare anche in Champions League o in cima al mondo, ma principalmente il primo obiettivo deve essere quello di potersi esprimere al meglio con la propria squadra. Porsi degli obiettivi giorno dopo giorno e raggiungerli. Tutti gli allenatori hanno bisogno di un periodo di gavetta per arrivare al top e io penso di essere pronto per tornare in Europa e dimostrare quanto ho imparato negli ultimi anni".

Riportare il Parma in Serie A potrebbe essere un sogno realizzabile?
"Certo, sarebbe stupendo riportare la squadra dove l'ho lasciata. Sarebbe una grande motivazione sia per me che per la squadra. Sarebbe un progetto ambizioso e a lungo termine, tutto quello che un allenatore chiede dalla propria professione".

Cambiando per un momento discorso, domenica si gioca il derby di Roma. Cosa si aspetta?
"Mi aspetto una partita apertissima con due squadre in forma e a caccia di punti. Entrambe proveranno a vincere in uno dei derby più equilibrati degli ultimi anni. E' una partita unica al mondo, appassionante già da una settimana prima del fischio d'inizio. Quest'anno sarà ancora più emozionante perché le squadre stanno lottando per obiettivi simili e perché sono entrambe in grande forma. Poi è una partita che si gioca anche per la gloria cittadina, una componente da non sottovalutare sotto il profilo delle motivazioni".

La Roma può essere ancora l'anti-Juve?
"E' costruita per questo. Anche se la Juve si è dimostrata sempre la più forte, i giallorossi sono sempre stati dietro per dargli fastidio. E' la squadra che si è avvicinata più di tutte e potrebbe essere quella che approfitta di un calo dei bianconeri".

La Lazio invece può puntare alla Champions?
"Senza dubbio. Stanno facendo un grande campionato e tanti meriti sono di Simone Inzaghi. Nonostante sia praticamente un esordiente sembra che alleni questa squadra da anni".

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