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Tacchinardi: "Ancelotti e 5 big. A loro le chiavi di Coverciano"

ESCLUSIVA TMW - Tacchinardi: "Ancelotti e 5 big. A loro le chiavi di Coverciano"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 15 novembre 2017, 11:482017
di Simone Bernabei

"Prenderei Ancelotti, insieme a 5 big planetari come Buffon, Maldini, Pirlo, Totti e Del Piero, e gli darei le chiavi di Coverciano". Ha le idee chiare su come ripartire, Alessio Tacchinardi. Uno che in carriera, fra club e Nazionale, vanta oltre 500 partite giocate ai massimi livelli. La delusione, nelle parole dell'ex centrocampista azzurro, è chiara e tangibile, così come la voglia di dare una svolta netta alla situazione del calcio italiano.
Come ci si rialza, quindi, da una scottatura del genere?
"Nella storia del calcio italiano non c'è mai stato momento migliore di questo, per ripartire. Ma serve scegliere bene. L'Italia ha questi 5 mostri sacri, apprezzati a livello mondiale, che potrebbero prendere in mano il nostro calcio dalla presidenza alla gestione delle Nazionali, da quella maggiore fino alle giovanili. Ecco, con loro si che potrebbe arrivare la svolta".


Il tutto con Ancelotti in panchina, ci sembra di capire...
"Per me Carlo è un padre sportivo, lo accompagno io in macchina a Coverciano se c'è bisogno. Ma lui da solo non basta, serve che sia affiancato da questi big. Pirlo ha appena chiuso, Buffon a fine anno smetterà, Maldini è fuori da troppo tempo, Totti e Del Piero potrebbero lavorare in Federazione pur mantenendo la loro vita attuale a Roma e Los Angeles. L'importante è che non facciano gli accompagnatori, ma che abbiano ruoli e competenze reali, concrete".
Come potrebbero cambiare, concretamente, il calcio italiano?
"Questo è un discorso secondario, l'importante secondo me sarebbe andare verso questa direzione. Ripeto, consegnerei le chiavi di Coverciano a questi 6 grandi del calcio italiano e mi affiderei in tutto e per tutto alle loro idee, alle loro competenze, per programmare il prossimo biennio. Poi si parlerà di seconde squadre, di riforma della Primavera e dell'impiego dei giovani. Secondo me solo la loro presenza, per i giovani che arriveranno in azzurro ma anche per i bambini che guardano il calcio da fuori, è davvero l'unico modo per ripartire e dare una svolta al calcio italiano dopo questo dramma sportivo".

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