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esclusiva

Torrente: "Genoa più concreto e compatto con Ballardini"

ESCLUSIVA TMW - Torrente: "Genoa più concreto e compatto con Ballardini"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
giovedì 7 dicembre 2017, 16:202017
di Stefano Sica

Il Genoa riprende il cammino sotto la guida di Davide Ballardini. Sette punti in tre partite che certificano la risurrezione dei Grifoni adesso attesi dal difficile match con l'Atalanta dell'ex Gasperini. Concretezza ed equilibrio tra i reparti: questi i segreti che hanno rilanciato i rossoblù secondo un altro storico ex, Vincenzo Torrente, il quale ha analizzato ai microfoni di TuttoMercatoWeb questo momento magico in casa Genoa.

La cura Ballardini al Genoa sembra funzionare. A cosa è dovuta questa rinascita?
“Il Genoa attuale mi sembra una squadra compatta, che ha trovato gli equilibri tattici giusti. Magari non sarà bella da vedere, ma è concreta, umile e più equilibrata rispetto a prima. E poi Ballardini ha dato fiducia a qualche giocatore che aveva avuto poco spazio”.

Come dovrà muoversi il Genoa alla riapertura del mercato?
“Il Genoa non ha qualcuno in attacco che gli garantisca un certo numero di gol. Lapadula, per problemi fisici, non sta rendendo secondo le aspettative, ma a mio avviso va recuperato perché è un elemento che ha caratteristiche da Genoa: ha temperamento ed è un generoso. Può dare il suo contributo in fase realizzativa ma nel frattempo serve qualcuno che dia un impatto immediato. E' arrivato Rossi ma anche qui bisogna vedere se sta in forma fisicamente. Si tratta di un'altra bella scommessa ma voglio sottolineare che parliamo di un vero talento. Ma il Genoa spesso le ha vinte queste scommesse, basti pensare a Thiago Motta o Perotti, giocatori che poi sono diventati protagonisti assoluti. Infine credo possa occorrere un altro centrocampista per avere più soluzioni in mezzo al campo. Fatto sta che un uomo di calcio come Perinetti sa dove e come agire. Complessivamente, comunque, il Genoa ha già un organico che gli consente di fare un campionato tranquillo”.

Serie B sempre densa di sorprese e ricca di equilibrio.
“Infatti. Regna sempre un grande equilibrio in questa stagione, soprattutto nelle parti alte. E poi si è inserito il Parma pur registrando infortuni importanti in attacco come quelli di Ceravolo e Calaiò. Tutto è apertissimo e la lotta sarà serrata fino alla fine. Nessuno ha vita facile in questo campionato: il Frosinone si fa fermare dal Cesena in casa, il Bari, che pure aveva vinto il derby col Foggia, rimedia pochi giorni dopo una brutta sconfitta con l'Entella. C'è molta più incertezza rispetto al passato. Semmai mi aspettavo molto di più dal Perugia sebbene abbia tutte le potenzialità per rientrare nelle zone che contano. Non conosco determinate problematiche, ma i valori nella rosa ci sono tutti. Ma in tante devono ancora trovare una quadratura definitiva, chi dal punto di vista tattico, chi magari in un reparto determinato. Prendiamo l'Empoli: ha Caputo che è già andato in gol 14 volte, ma gli manca un certo equilibrio difensivo. Il Bari stesso deve trovare continuità fuori casa. Ci sono squadre poi che devono raggiungere uniformità dal punto di vista delle mentalità, provando ad accreditarsi quella carica nervosa che serve per arrivare fino in fondo. Il Cittadella è un vero esempio di programmazione: allenatore che dirige un progetto già da qualche anno e gruppo che non ha pressioni, ha fame di risultati e se la gioca sempre con tutti”.

In C il Livorno vola e l'Alessandria delude...
“Il Livorno ha qualità e continuità. E' la favorita ma farei attenzione al Pisa che è una squadra forte e competitiva che potrà giocarsi ancora molte carte in chiave promozione. Mi dispiace per l'Alessandria: ero convinto che potesse recuperare terreno ma ha delle difficoltà oggettive, anche se ha vinto l'ultima partita. Le potenzialità ci sono, ma non vengono espresse come un anno fa”.

La nostra Nazionale non andrà in Russia: forse il momento più basso per il calcio italiano.
“Forse adesso è l'occasione giusta per ricostruire e rilanciare veramente il prodotto. Capire come, non è semplice. Tutto parte però dalla scelta delle persone giuste nei ruoli giusti. E da investimenti veri che migliorino le strutture in grado di rendere redditizia la formazione nei settori giovanili. Purtroppo è anche un problema generazionale, acuito dal fatto che si punta su troppi stranieri che non sono come quelli degli anni '90 e contribuiscono a rendere il quadro in assoluto meno qualitativo”.

Novità imminenti riguardo il suo futuro?
"Nessuna. Solo una gran voglia di rientrare e di mettere a disposizione il mio lavoro per un buon progetto".

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