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esclusiva

Torricelli: "Italia? Il problema è chi non gioca nelle big"

ESCLUSIVA TMW - Torricelli: "Italia? Il problema è chi non gioca nelle big"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 6 settembre 2018, 06:452018
di Marco Spadavecchia
Intervista al terzino simbolo dei bianconeri campioni d'Europa. "La mia Juve del '96? Eravamo belli ignoranti... Oggi con Ronaldo la più forte di sempre se presi singolarmente. Nazionale? Mancini uomo giusto, il problema è chi non gioca nelle big".
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Moreno Torricelli parla di Juventus, Champions League e Nazionale, intervistato da Marco Spadavecchia
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Ha vinto l'ultima Champions bianconera, Moreno Torricelli, terzino tutta corsa e sostanza tra i simboli della Juventus che dominò il calcio europeo dei fine Novanta. "Per il suo dna e la sua storia, la Juve è sempre obbligata a vincere - dice l'ex bianconero in esclusiva a Tuttomercatoweb -. La Champions League è però molto complicata: basta sbagliare mezza partita per compromettere tutto. Da quando c'è Allegri, vedendo quelle due finali raggiunte, le forze per vincerla ci sono. Andando poi a prendere il numero uno al mondo, Ronaldo, le aspettative non possono che crescere. Ho sempre messo la Juventus un gradino sotto Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco, mentre oggi è certamente alla pari".

In campionato sembra un film già visto: Juve in testa al campionato, tutte le altre a inseguire. Anche il finale sarà lo stesso?
"Chi vince lo scudetto parte sempre favorita l'anno seguente. Visto poi il mercato e l'uomo che ha preso la Juventus… credo che sia ancora un poco più favorita rispetto al passato. La Juve farà un po' gara a sé, stando molto attenta se stessa e meno alle altre squadre".

Non c'è un'anti-Juve, quindi?
"Squadre forti ce ne sono. Il Napoli della passata stagione ha fatto 91 punti e non sono bastati. Pensavo ci fosse anche l'Inter, che è partita un po' a singhiozzo. C'è da dire che le squadre che faranno la Champions hanno la preparazione da perfezionare".

Lei fece parte di quella straordinaria squadra del '96, certamente una delle Juventus più competitive. Quella di oggi lo è altrettanto o di più? Con CR7 è la Juve più forte di sempre?
"Prendendo singolarmente i nomi in campo, potrebbe essere così. C'è molta più fantasia all'interno di questo gruppo e là davanti ci sono tante alternative, anche se noi del '96 eravamo belli ignoranti… (ride, ndr). Molti di quei giocatori erano alla prima esperienza in Champions, c'era tanto entusiasmo e la voglia di dimostrare tutta la nostra forza".

C'è da preoccuparsi per il digiuno di Ronaldo? Potrà ripetere i numeri visti in Spagna?
"I numeri che ha fatto CR7 in Spagna potrà continuare a farli anche in Italia. Non ha ancora segnato, è solo stato un po' sfortunato in alcune situazioni. Non mi preoccupo, basta già la sua presenza in campo per permettere ai compagni di essere più liberi. Sicuramente arriverà il suo momento".

Parlando di Nazionale, si riparte dal collettivo di Mancini. Il nuovo ct è l'uomo giusto al posto giusto?
"Credo che sia l'allenatore giusto, è uno di quelli che ha vinto di più a livello europeo. Sta facendo delle scelte corrette e coraggiose. Il grosso problema è che tantissimi giocatori di questa Nazionale non siano abituati a giocare in grandi squadre, dove si è chiamati a vincere e basta. E purtroppo chi gioca nelle big non sempre trova grande spazio. I tanti giovani che ci sono, molto promettenti, giocano quasi tutti in squadre minori e sono meno abituati alla tensione che bisogna avere in campo, ad esempio, come quando si gioca con la maglia azzurra".

Può essere un problema, quindi, che alcuni giocatori chiave dell'Italia non giochino in top club? Come, ad esempio, Chiesa, Balotelli o Belotti?
"Sì, e l’esperienza di Ventura contro la Svezia la dice lunga: un bravo allenatore ma poco abituato a giocare a certi livelli ha trasmesso confusione ai suoi giocatori. Non è facile gestire quei momenti, quelle tensioni. E questo succede anche ai ragazzi. Chiesa, ad esempio, sta facendo molto bene e sta giocando, che non è poco".

Sirigu, Donnarumma e Perin. A quale portiere darebbe la maglia da titolare in Nazionale?
"Seguendo anche le gerarchie della passata stagione, per me è giusto partire da Donnarumma. E' un grande portiere, ha fatto qualche errore ma quelli li fanno tutti".

A proposito di portieri, Perin può togliere il posto a Szczesny?
"Mattia ha tante qualità. Alla prima occasione avrà da dimostrare il suo valore. Solo così potrà, eventualmente, guadagnarsi il posto da titolare. Ci sta che in una grande squadra come la Juventus, dove tutti sono più o meno allo stesso livello, ci sia un portiere così forte. E ci sta pure che l'allenatore abbia da affrontare scelte difficili anche per quel ruolo".

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