Tricella: "Italia, problema generazionale. Lo sport è sacrificio"
A Roberto Tricella, protagonista con la maglia azzurra nel Mondiale 1986, parla così del momento difficile del calcio italiano, fuori dalla rassegna iridata di Russia 2018: "Potrebbero essere mille le motivazioni di questo crollo, arrivare secondi dietro la Spagna ci sta, le due partite contro la Svezia sono state negative, la prima imbarazzante. Quello che abbiamo visto ieri è lo specchio di quello che l'Italia può dare oggi, la Svezia ha giocato come noi un tempo".
Da dove serve ripartire?
"Purtroppo il discorso del settore giovanile con troppi stranieri è vero, ma io dico anche un'altra cosa: lo sport è sacrificio, è tante cose quindi bisogna vedere che la generazione dei ragazzi attuale forse non è predisposta allo sport. Sono tutti davanti al computer".
Da chi ripartire?
"Non entro nel merito, nomi come Ancelotti ed Allegri sono ovviamente interessanti ma non credo possano essere interessati in questo momento".