Ulivieri: "I nostri tecnici? Più forti, da noi c'è guerra tattica"
Tre allenatori italiani ai quarti di Champions. Allegri, Di Francesco e Montella. E non è finita perché stasera se Conte col suo Chelsea dovesse compiere l'impresa col Barcellona sarebbero addirittura quattro. E' la conferma della bontà della scuola italiana. E Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, spiega: "Sul piano tattico i nostri sono superiori agli stranieri. Lo si vede anche attraverso l'organizzazione della partita e nella gestione della squadra", dice a Tuttomercatoweb.com. "C'è invece da migliorare su un aspetto: a volte si fraintende e si mette sullo stesso piano il lavoro dell'allenatore della prima squadra con quello dei settori giovanili. No, sono due cose diverse".
Restando però sul valore dei tecnici italiani c'è anche l'importanza di una scuola...
"Sì, e poi c'è il tirocinio del campionato, che mette tutti a dura prova. E' formativo. Quando Mourinho andò via dall'Italia gli fu chiesto che cosa avrebbe rimpianto. E lui rispose: 'La guerra tattica che c'è in ogni partita'. E' così, ogni domenica c'è una prova diversa".
A proposito di Mourinho che pensa del suo momento così difficile?
"Può capitare, oltretutto se la tua squadra attraversa un momento di flessione e ne trovi una organizzata".
Stasera intanto potrebbero essere addirittura quattro i tecnici italiani nei quarti...
"Facciamo tutti il tifo. E' chiaro che non lenisce le ferite della mancata partecipazione al Mondiale ma sarebbe comunque un bel traguardo".