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Virgili scherza: "Sarri in alto grazie a me. E ora l'ho fatto diventare appassionato di vini"

ESCLUSIVA TMW - Virgili scherza: "Sarri in alto grazie a me. E ora l'ho fatto diventare appassionato di vini"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
lunedì 27 luglio 2020, 11:00Serie A
di Lorenzo Marucci

"Se Maurizio è arrivato così in alto lo deve anche a me". Scherza Aurelio Virgili, amico storico di Sarri. E' il figlio del grande bomber della Fiorentina - Beppe, detto Pecos Bill che vinse lo scudetto viola del '56 - e si sono conosciuti alla fine degli anni 90. "Lavoravo e lavoro in banca - racconta a Tuttomercatoweb.com - e tra i miei compiti in Fideuram c'era quello di trovare bancari abili da portare nel nostro istituto. Me lo presentarono raccontandomi anche della sua grande cultura calcistica. Il colloquio andò bene e Maurizio iniziò a lavorare con noi con profitto. Le sue mansioni gli concedevano anche una certa libertà d'azione così nel pomeriggio poteva allenare le sue squadre. Con lui si è creato nel tempo un rapporto d'amicizia sempre più forte e in ufficio, vista la mia passione per il mondo del pallone, si parlava spesso di calcio. Peraltro si era instaurato un bel legame anche con mio padre. Tuttora ci confrontiamo sempre. Anzi le dico di più..."

Prego.
"Ci sentiamo sempre la sera prima della partita. Prima di andare a letto devo aspettare la sua chiamata, perchè ormai è un'abitudine consolidata. Succedeva anche a Napoli e al Chelsea. E' anche un modo per sentirsi e stare sempre in contatto".

Se lo immaginava anni fa di vederlo conquistare lo scudetto?
"Anni fa gli dissi: 'Io porto bene, se stai vicino a me arriverai in serie A'. Ecco, siamo andati oltre l'immaginazione. Ma forse senza di me sarebbe ora al Monte dei Paschi e ad allenare il Figline (ride, ndr)".

Questa stagione comunque come le è sembrata?
"Ora punto sulla Champions, l'ho detto a Maurizio. Così potrà mettere a tacere tanti detrattori che capiscono poco di calcio. Si è parlato quest'anno del gioco ma bisogna anche considerare che a volte i calciatori non hanno quelle caratteristiche adatte al suo modello di gioco. Sarri è arrivato alla Juve e la squadra era praticamente già fatta. Bisogna dargli tempo. I risultati parlano per lui. E i detrattori alla fine diventeranno sostenitori".

E fuori dal campo chi è Sarri?
"Divertente, ironico, ti mette a tuo agio. Ora l'ho fatto diventare anche appassionato di vini. In Inghilterra, quando lo andavo a trovare, preparavo uno dei miei risotti e stappavamo sempre una bottiglia diversa. E Maurizio è lo stesso di sempre, come vent'anni fa".

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