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Fiorentina, un pazzo obiettivo per superare il dolore

Fiorentina, un pazzo obiettivo per superare il doloreTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 19 marzo 2018, 14:302018
di Pietro Lazzerini

"Il campionato della Fiorentina è finito il 4 marzo con la scomparsa di Davide Astori". Nei giorni immediatamente successivi alla tragedia che ha strappato un giovane uomo dagli affetti della famiglia e un bravo capitano al suo spogliatoio, questa era una delle frasi più gettonate. Nessuno credeva nella reazione di una squadra che aveva dimostrato una qualità media da ottavo-decimo posto e soprattutto una continuità non all'altezza della lotta per l'Europa League.

"Troppo dolore per la perdita del capitano" - "Non riusciranno ad andare oltre i propri limiti". A poche ore dalla sfida contro il Benevento, questa era la previsione generale. Solo i tifosi più accaniti credevano nel 'miracolo', cioè in una squadra talmente unita da riuscire, l'uno accanto all'altro, ad andare oltre anche al vuoto nello stomaco che provoca la morte di un amico, di un compagno di squadra, di una guida.

Ma i giocatori ci hanno sempre creduto. Hanno fatto quadrato intorno al ricordo, vivissimo, di Davide, e si sono isolati all'interno del Centro Sportivo fiorentino. Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Tutto pur di superare il dolore. Risultato? Due partite e due vittorie. Gli stessi tifosi, che mai hanno abbandonato la squadra prima della tragedia e che ora hanno un motivo in più per abbandonarla mai, sono rimasti stupiti della coesione e della voglia dimostrata dai giocatori nei match contro i sanniti e contro il Torino. L'unione fa la forza, il ricordo di Astori fa il resto.

Tutti uniti - giocatori, allenatore e staff tecnico - hanno fissato un obiettivo ambizioso quanto pazzo. "Giochiamo partita per partita. Regaliamo qualcosa di importante alla memoria del capitano". A fine gara tutti si sono recati sotto il curvino ospite con la mano alla testa per mimare il saluto militare, nuovo simbolo di un rapporto interrotto troppo presto. In quel gesto c'è tutto: coesione, passione, determinazione. L'Europa dista tre punti e verosimilmente resterà un bellissimo sogno, ma nessuno ha intenzione di mollare. Non ora, che nonostante tutto ciò che è accaduto, i risultati sportivi possono davvero essere il modo migliore per onorare la memoria di un amico che non c'è più.