FOCUS TMW - Se ci fosse il VAR in Champions League: i casi delle italiane

Come si sarebbero svolte Roma-Atletico Madrid e Barcellona-Juventus se ci fosse stato il VAR? Se per i bianconeri ci può essere qualche legittimo dubbio, che comunque non avrebbe inficiato sul risultato finale, per i giallorossi c'è almeno un problema.

Barcellona-Juventus Al netto di ammonizioni dubbie e un arbitraggio all'inglese, tendente a evitare di esacerbare gli animi (Messi che chiede il giallo ripetutamente per Pjanic, che sarebbe da ammonire, per poi toccare Skomina sul collo è a rischio rosso, si può dire arancione), la circostanza dell'eventuale 4-0 di Suarez è valutabile: Skomina avrebbe lasciato andare per vedere come sarebbe finita l'azione, ci sarebbe stato il gol dell'uruguagio e, vista la posizione dubbia - probabilmente regolare - di Jordi Alba, poi lo avrebbe convalidato. 4-0. Da vedere e rivedere l'eventuale fallo di mano di Piqué: sembra ci sia almeno un aiutino con il braccio, quindi rigore: da regolamento anche rosso, ma non è una parata quanto più un accomodamento. Insomma, rivoluzione ma non nel punteggio che probabilmente sarebbe stato 4-1.

Roma-Atletico Madrid Clamoroso invece il rigore non dato alla Roma, per fallo di mano di Luciano Vietto su cross di Diego Perotti. Pur vicino, l'argentino allarga e para il pallone, frenandolo. Con il var sarebbe stato valutabile in tre secondi netti, Mazic avrebbe puntato dritto sul dischetto con la possibilità, per i giallorossi, di andare sull'1-0. Insomma, errore decisivo. Mezzo rigorino di Juanfran su Perotti, ma non sarebbe stato decretato comunque, mentre inesistente quello di Kolarov. Insomma, non è detto che poi Alisson avrebbe compiuto tutte quelle parate decisive, ma il rigore della Roma era, comunque, solare.