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Frosinone, Stirpe: "Riforma del calcio? Al massimo con 72 club"

Frosinone, Stirpe: "Riforma del calcio? Al massimo con 72 club"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 1 novembre 2018, 16:152018
di Luca Bargellini

Intervista del presidente del Frosinone Maurizio Stirpe al periodico 'Fiuggi'. Fra i temi toccati dall'imprenditore alla guida del club ciociaro c'è anche quello legato al calcio. "Tifosi rispettati dalla nuova suddivisione del calcio in tv? No assolutamente penso che l’ingresso della Web TV (DAZN) sicuramente auspicabile per equipararci agli altri paesi europei, sia avvenuto senza ‘paracadute’, cioè senza sperimentazione preventiva per cui il sistema ibrido che è stato creato sta provocando non poche difficoltà oltre che costi aggiuntivi. Non dobbiamo mai dimenticare che se i tifosi smettessero di guardare farebbero implodere il sistema. Frosinone soddisfatto della ripartizione dei diritti tv? La direzione intrapresa è quella giusta, ma continuano a rimanere delle differenze abissali fra le grandi e le piccole squadre.

La diversità di vedute con Lotito? Le diversità di vedute restano riguardo ai mali del nostro calcio e le ricette per ‘guarirlo’ rimangono assai diverse, ad iniziare dal profilo di missione delle Leghe che deve essere maggiormente coordinato e deve essere complementare. Ma per essere complementare ci deve essere una suddivisione ed una ripartizione più equa delle risorse non solo fra le squadre di una stessa Lega ma fra Leghe diverse. Oggi è successo quello che avevo purtroppo profetizzato nel 2009, con i forti che sono diventati sempre più forti ed i deboli sempre più deboli, fino al limite di mettere in discussione la sopravvivenza delle Leghe di Serie B e C. La riforma del calcio? Penso che il mondo professionistico non possa superare le 72 società (attualmente sono 98) suddivise fra una serie A a 18 squadre, una B a 18 e due gironi di C centro-nord e centro-sud sempre a 18 squadre”.