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Garcia sull'esonero a Roma: "Quante cavolate. Fu deciso già in estate"

Garcia sull'esonero a Roma: "Quante cavolate. Fu deciso già in estate"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 16 ottobre 2018, 11:152018
di Pietro Lazzerini

Rudi Garcia, ex tecnico della Roma ora pronto ad affrontare la Lazio da allenatore del Marsiglia, ha parlato al Corriere dello Sport: "Sarà una partita speciale per me, spero di continuare la mia tradizione. Sarebbe importante per il Marsiglia. I fischi dell'Olimpico? E' giusto, io resterò sempre un romanista. Allenare la Lazio in futuro? No, mai. A Roma c'è solo un club per me. La Lazio merita rispetto ma ho fatto un altro percorso e non posso ignorarlo. Strootman? Quando ho saputo che i giallorossi avrebbero preso Nzonzi ho chiamato Zubizarreta per sondare il terreno. In cuor mio non pensavo che avrebbe accettato e invece... Forse non avvertiva la fiducia del club, io ho sfruttato questa possibilità. Tradito dai giocatori nei giorni dell'esonero romanista? Mai.

Quando la mia posizione era diventata scomoda, i giocatori mi diedero tante testimonianze di sostegno. La sostituzione di Totti contro il Torino mi fece perdere autorevolezza? Stronzate. La mia strada a Roma è finita quando dichiarai che il gap con la Juventus era impossibile da colmare. Mi fa piacere che Totti abbia detto le stesse cose recentemente. Non mi interessa chi decise la mia sorte, i contatti con il mio successore erano già stati presi da tempo. Ero già condannato a inizio stagione. E lì sbagliai anche io a farmi togliere il preparatore Rongoni che poi ho ripreso a Marsiglia. Mi spiegarono che la scelta fu dettata dai troppi infortuni, ma mi sembra che le cose non siano cambiate. Meglio la Roma di Di Francesco o quella di Spalletti? La prima, perché lui è un romanista e perché ha sfiorato la finale di Champions".