Gary Neville, il guardiolismo che non funziona

È durato poco meno di quattro mesi l'interregno di Gary Neville al Valencia. Uno dei migliori opinionisti d'Oltremanica, tanto che in parecchi hanno seguito con un certo trasporto - magari anche per gufare - la prima avventura da tecnico dell'ex Manchester United, uno che per Sir Alex Ferguson era perfetto per fare l'allenatore, come parecchi di quella classe 1992 che ha lanciato e fatto crescere, affidandogli le proprie fortune. Neville ha raccolto quattordici punti in sedici partite, una media da retrocessione, di cui nove in quattro, proprio nel momento in cui si parlava di un esonero praticamente già fatto.
La scelta del Valencia era rischiosa, ma non troppo. Almeno sulla carta, perché i bianconeri erano già salvi, o quasi.

Invece gli ultimi risultati hanno risucchiato la compagine valenciana nella lotta per non retrocedere, più che in quella europea. Sono solo sei i punti di differenza rispetto al Getafe terzultimo. Per dare un'idea, il Betis Siviglia ha gli stessi punti del Valencia, soprattutto grazie all'approdo di Merino, quattordici punti con cinque gare in meno. Probabilmente il Valencia non avrà grossi problemi a raggiungere il quartultimo posto. Ma sarà certamente più complicato che Gary Neville, vittima del guardiolismo dilagante, possa trovare un'altra panchina senza grossi problemi.