Genoa, la rivoluzione di Ballardini. Che ha fatto cambiare anche Preziosi
Oggi sulle colonne di TMW il punto sul futuro degli allenatori di Serie A: dalle 11.15, ogni 30 minuti, l'analisi di uno dei 20 protagonisti
IL TREND In quattordici anni di carriera, Davide Ballardini ha vinto una Supercoppa Italiana. Una bacheca non certo florida ma che non rispecchia a pieno la miglior caratteristica dell'allenatore che ha iniziato nei settori giovanili e poi l'avventura pro da tecnico nel 2004 in C1 a San Benedetto del Tronto: è un normalizzatore, un problem solver che adorano soprattutto i Presidenti vulcanici come Zamparini e Preziosi e che forse non ha mai avuto l'occasione giusta dall'inizio per mettersi in mostra. "Contento di rivedervi", ha detto al ritorno al Genoa. Dove ha fatto cambiare anche Preziosi, tanto da non far filtrare più nessuna voce sul futuro di Ballardini.
LA SITUAZIONE ATTUALE Subentrato a Juric, il suo Genoa è double-face: in casa fatica, fuori casa è entusiasmante. L'esatto contrario della Sampdoria, come se la Lanterna potesse illuminare a Marassi solo una squadra a volta. Con lui il Grifone è rinato: ha dato una seconda vita a Pandev, ha valorizzato al meglio i difensori e la sensazione è che, dopo mesi in attesa e avventure da traghettatore, potrà ripartire con un suo progetto. Dall'inizio. Con un Presidente come Preziosi che, forse, ha deciso di risolvere i problemi del suo Genoa con il suo normalizzatore preferito. Da giugno.
Contratto fino a: 2018 con opzione in caso di salvezza
Stipendio: 700mila euro
Permanenza: 100%