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Genoa, Preziosi: "Serie A motore del calcio italiano. Voterò Sibilia"

Genoa, Preziosi: "Serie A motore del calcio italiano. Voterò Sibilia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 15 gennaio 2018, 10:152018
di Pietro Lazzerini

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, a Radio Rai Uno nel corso di Radio Anch'io lo Sport: "Per lasciare bisogna fare in modo che chi ha a cuore il Genoa abbia i requisiti adatti e non ci sono stato candidati con le carte in regola in questo senso. La mia volontà è sempre quella di fare un passo indietro, ma non voglio essere maledetto in futuro perché ho lasciato in mano il club a un soggetto non idoneo. Lotito? Io sono coalizzato con lui. Non sono un sostenitore di Lotito, ma dei temi. Siamo una associazione anomala, che non ha gli stessi obiettivi. Ci sono interessi e obiettivi diversi, compresa la lunghezza degli stessi. Io sono nel gruppo di 10-11 presidenti che la pensano come lui. C'è la possibilità di fare un programma globale che va oltre alla sola Serie A? Io la penso in modo differente. La Serie A è il motore principale del calcio, con i tifosi italiani che seguono fondamentalmente questa categoria. La Serie A non ostruisce una crescita, fa il suo percorso, pur valendo solo il 10% in Federazione. Percentuali che sono molto curiose. La Serie A dovrebbe avere una forte rappresentanza in Figc. Non importa chi porti avanti questa idea, basta che qualcuno porti avanti l'idea che queste percentuali debbano cambiare. Tommasi? Per la rappresentanza penso che sia difficile che possa diventare presidente.

E' una persona per bene ma rappresenta una categoria, i calciatori, che lo pongono davanti agli altri come un sindacalista e anche fastidioso. E' il pensiero di tutti e penso che la lotta si risolverà tra Gravina e Sibilia. Se dovessi scegliere, sceglierei il secondo. Commissariamento? Non c'è questo rischio nella Lega, solo in Federazione. Nessuno esclude le altre categorie, il problema è che non si può pensare che tutti diventino famosi allo stesso modo. Le differenze ci sono. Siamo costretti a stare insieme, troveremo la quadra per eliminare una spaccatura e poi troveremo una governance che accontenti tutti. Sono sereno in tal senso. Stadio con Ferrero? Siamo 'condannati' insieme. Andremo in questa direzione. Il mercato? Tutti i mercati li muovono le big. Avevamo una squadra decente per partecipare a questo torneo un altro anno. Non abbiamo bisogno di fare grandi investimenti, qualcosa faremo in base alle occasioni".