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Globe Soccer e i padroni del mercato: sfida Lucci-Mendes-Raiola

Globe Soccer e i padroni del mercato: sfida Lucci-Mendes-RaiolaTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
domenica 24 dicembre 2017, 22:302017
di Marco Conterio

Il 28 dicembre verrà svelato il miglior agente del Mondo del 2017 al Globe Soccer di Dubai. Due i nomi che già nella scorsa stagione erano tra i candidati, due superpotenze del calciomercato a livello globale: Mino Raiola e Jorge Mendes. La new-entry e grande novità è senza dubbio Alessandro Lucci. Tuttomercatoweb.com vi porta alla scoperta dei tre candidati al ruolo di miglior procuratore 2017 a livello mondiale in questo speciale di tre puntate.

Jorge Mendes
Undici capitoli nella sua biografia, La Clave Mendes, per raccontare cosa lo abbia portato a essere l'agente "numero uno al Mondo", come lo ha definito il suo assistito top, Cristiano Ronaldo. Nato nel 1966 a Lisbona, apre una discoteca che diventa punto d'incontro di tanti giocatore e da lì fonda la Gestifute. L'universo Mendes accoglie da subito tanti grandi portoghesi, primo tra questi Nuno Espirito Santo. E' il portiere del Vitoria Guimaraes, ora allenatore e tra gli assistiti della Gestifute, che Mendes convince a lasciare il club e, dopo una vera e propria guerra con la società lusitana, porta per un milione di dollari al Deportivo. Lo rapirà, quasi letteralmente, a casa sua, prima di sbarcare in Spagna e anni dopo prende Deco in procura quando era un giocatore in prestito e tra gli indesiderati del Benfica. Origini umili, la scalata passa poi da Costinha, da Simao, da Maniche fino ai grandi noti: Josè Mourinho e Cristiano Ronaldo. Che conobbe a quindici anni e che ha portato a diventare il giocatore di maggior successo, economico e come sponsorhip, a livello globale. Il profilo di Mendes compare anche su Forbes, tanto è considerato a livello globale e nel 2015 era il secondo procuratore più ricco del mondo dietro a Boras, agente delle stelle della NFL. Un impero che va man mano allargandosi, il suo, che passa ora anche dall'Italia, con Andrè Silva al Milan ma con interessi che vanno ampiandosi in casa Lazio e non soltanto.

Mino Raiola
Nel bene e nel male, Mino Raiola è una delle figure più influenti del calcio moderno. Il caso Gianluigi Donnarumma lo ha portato nuovamente sulle prime pagine ma questo è sintomatico del fatto che Raiola, da solo, sia un brand capace di muovere opinioni e capitali. Trasferitosi da piccolo da Nocera Inferiore ad Haarlem, Olanda, inizia aiutando i genitori nel ristorante Napoli. Calciatore, alla stregua di Mendes, di scarso successo, apre una pizzeria divenuta oggi ristorante di lusso. Parte tutto con Bryan Roy, portato in Italia al Foggia, così come Dennis Bergkamp e Wim Jonk da intermediario all'Inter. Il legame con il Belpaese d'origine si stringe, il primo asso della sua agenzia è Pavel Nedved. "Uno gnomo ciccione". Fu la prima impressione di Zlatan Ibrahimovic quando lo incontrò ma Raiola è stato l'uomo capace di cambiargli in tutto e per tutto la vita. E' stato l'artefice del trasferimento, pre-Neymar, più costoso della storia come quello di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, nel suo portfolio ci sono giocatori del calibro di Mario Balotelli, Mark van Bommel, Hemrik Mkhitaryan, Romelu Lukaku e non soltanto visto che cura e ha curato pure gli interessi di Blaise Matuidi ed è stato intermediario di numerosissime trattative. Il carattere è di quelli focosi, diretti. Sfacciati. Però, pur discusso da tanti protagonisti, non è mai stato considerato 'discutibile' e in discussione da parte dei suoi assistiti, vedi caso Donnarumma, segno che il suo modus operandi lo lega a doppia mandata a ognuno dei suoi giocatori. "Vuoi diventare il più bravo o il più ricco del mondo?". La domanda fatta nel primo incontro a Ibrahimovic, che tra le due opzioni scelse la prima, ebbe una risposta che racchiude tutto il Raiola-pensiero. "Bravo. La seconda è la conseguenza logica". Nel bene e nel male.

Alessandro Lucci
Una scalata costante, crescente, che ha portato Alessandro Lucci ad essere tra i tre candidati al premio di agente dell'anno del 2017 a livello mondiale insieme a Mendes e Raiola. Bonucci al Milan e non solo, l'ultima è la stagione della consacrazione, gli inizi dell'agente di Roma non sono nel calcio bensì nella moda dove ha avuto modo di incontrare figure del calibro di Madonna, Elton John, Mike Tyson e Diego Armando Maradona. Il cambio di rotta arriva grazie a un consiglio di Alen Boksic, la svolta grazie a Serginho, conosciuto tramite Cafu, al quale è dedicato anche il logo della sua agenzia. E' il punto chiave, di volta: Lucci gestisce le carriere di grandi giocatori brasiliani come Lucio, Julio Baptista, Juan, Juninho Pernambucano, Rodrigo Taddei e Roque Junior, la sua WSA ha una base anche in terra sudamericana e in Italia è il manager tra gli altri di Mirko Vucinic. Nel 2014 gli è stato conferito il premio di “miglior procuratore sportivo” dall’ Italian Sport Awards ma è il 2017 l'anno della sua definitiva consacrazione a livello globale. Tra i trasferimenti più significativi dell'ultimo anno risaltano Bonucci dalla Juventus al Milan, Zappacosta dal Torino al Chelsea, Cuadrado dal Chelsea alla Juventus, Vecino dalla Fiorentina all'Inter, Luis Muriel dalla Sampdoria al Sevilla, Murru dal Cagliari alla Sampdoria, Verre dal Pescara alla Sampdoria. Il rinnovo di Suso al Milan, con un contratto di 5 anni, chiude un’annata straordinaria, in attesa poi di definire anche quello di Florenzi con la Roma, di Perin col Genoa (in attesa del futuro) e il domani di Badelj della Fiorentina, in un 2017 che lo ha portato a spostare più capitali di ogni altro e che ha portato la sua WSA a diventare una delle agenzie con valore globale di giocatori di alto spessore tra le più importanti in assoluto. Un'annata che lo ha portato nell'Olimpo del mercato, a giocarsi il titolo del miglior agente del mondo con altri due calibri da cento e lode come Mino Raiola e Jorge Mendes.