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Gravina: "Riforma della Giustizia, giovani e infrastrutture sono le priorità"

Gravina: "Riforma della Giustizia, giovani e infrastrutture sono le priorità"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 1 ottobre 2018, 18:412018
di Luca Bargellini

A pochi minuti dalla notizia della sua candidabilità di Gabriele Gravina alla presidenza della FIGC, è lo stesso numero uno della Lega Pro ha rilasciare alcune dichiarazioni a GianlucaDiMarzio.com: “Ci stiamo confrontando con tutte le componenti con le quali abbiamo deciso di intraprendere questo percorso comune, sarà pronto nei prossimi giorni e in ogni caso non sarò troppo dissimile da quello dello scorso 29 gennaio (precedente Assemblea elettiva FIGC). Senza alcun dubbio la riforma della Giustizia Sportiva rappresenta un’esigenza oggettiva. E’ assolutamente necessario ripristinare la certezza della norma, sia in termini di applicazione che di tempistiche. C’è da riordinare il Codice della Giustizia Sportiva ed è indifferibile la necessità di approntare procedure più rapide e di maggiore garanzia per tutti. Il governo interverrà nella materia specifica dell’ammissione ai campionati, a noi spetterà il compito di revisionare la Giustizia Endofederale (ossia quella prevista dal Codice di Giustizia Sportiva). Essa nasce con la finalità di prevedere meccanismi di maggiore celerità rispetto alla Giustizia ordinaria. L’impostazione odierna ha fallito, il discorso relativo ai ripescaggi ne è la prova lampante quindi sarà necessario intervenire.

Certezza nell’applicazione delle norme, rapidità nelle tempistiche. Giovani e infrastrutture? Sono due aspetti fondamentali, la base da cui dover ripartire. E’ soltanto attraverso lo sviluppo di settori giovanili e infrastrutture che si può arrivare alla tanto necessaria sostenibilità di un sistema che deve necessariamente esser in grado di auto-sostenersi. Saremo, dunque, attenti a finanziare e incentivare la costruzione di infrastrutture mediante il credito sportivo e l’approntamento di un Fondo di Garanzia della Federazione. Poi la previsione di un ‘marchio di qualità’ ai settori giovanili attraverso la realizzazione di un protocollo di lavoro che dovrà essere seguito nelle scuole calcio per garantire uno sviluppo sano e qualitativo nella formazione dei giovani. Portare il calcio nelle scuole per valorizzarne la dimensione sociale, la cosiddetta ‘ora di calcio’. E, andando un po’ più in là, puntare all’Europeo del 2028 come occasione unica non solo in termini di entusiasmo che porterebbe una manifestazione del genere, ma anche di ammodernamento infrastrutturale”.