Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Guardiola ha fatto suo il City. Nessuno come gli inglesi in Europa

Guardiola ha fatto suo il City. Nessuno come gli inglesi in EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 17 ottobre 2017, 11:452017
di Ivan Cardia

"Diamo tempo a Guardiola". Era questo il mantra degli estimatori del buon Pep l'anno scorso, quando il suo Manchester City non ingranava e infatti si preparava a chiudere la stagione al terzo posto in campionato. Di tempo, il tecnico catalano ne ha avuto e alla fine ha costruito il "suo" City. Quello che alterna moduli e uomini, ma schiaccia qualsiasi avversario. In Premier League, l'avvio dei Citizens fa paura. Al di là dei 22 punti in otto partite, colpiscono i 29 gol segnati e i soli 4 subiti: uno spettacolo, ogni volta che va in campo. Anche senza quello che sulla carta sarebbe il miglior giocatore: nelle ultime due gare il Kun Aguero ha infatti dovuto seguire i suoi compagni da bordo campo. I risultati? 0-1 in casa del Chelsea e un roboante 7-2 all'Etihad sotto lo Stoke. Tanto da far pensare che questa squadra possa fare a meno dell'argentino, che anche contro i partenopei dovrebbe sedersi in panchina.

Numeri alla mano, il City è al momento il peggior avversario ipotizzabile, per il Napoli e non solo. Nessuno tiene palla come gli inglesi (64,9% di possesso palla di media), nessuno arriva in area con la loro facilità (20 gol su 29 arrivano sono stati segnati nell'area piccola). Nessuno cambia vestito come gli inglesi, che hanno assimilato le idee di Guardiola e riescono a fare a meno del modulo. O di alcuni pregiudizi tattici: De Bruyne e Silva interni di centrocampo, onestamente, non li avremmo mai immaginati, non insieme almeno. A Manchester, di questi tempi, li stanno vedendo e ne stanno godendo. Paga anche l'investimento Gabriel Jesus, per il quale sono stati sborsati 32 milioni di euro la scorsa estate. Segna con continuità, a soli 20 anni ha preso l'attacco sulle spalle e non sembra sentirne il peso. Attacco che per il City è anche la miglior difesa: nessuno subisce così pochi tiri, solo 6,3 concessi a partita. Forte in avanti, forte in difesa. "La peggior squadra d'Europa", Sarri dixit. Difficile dargli torto, numeri alla mano. Quelli del Napoli, c'è da dire, non sono di molto inferiori. E il Manchester City negli ultimi anni ha sempre deluso a livello europeo. È poco per sperarci? È quello a cui gli azzurri, consci del proprio valore ma anche di quello dell'avversario, possono aggrapparsi nella serata in cui da parte loro ci si attende un segnale al calcio europeo.