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I dati CIES e l'eccellenza dell'accademia est-europea

I dati CIES e l'eccellenza dell'accademia est-europeaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 2 novembre 2018, 07:452018
di Dimitri Conti
Rubrica settimanale in collaborazione con calcioslavo.it

Lo ripetiamo da tempo: la zona tra Croazia e Serbia è, dopo esserlo già stata a lungo, ancora una fucina di talenti. Un aspetto che colpisce è la costanza con la quale vengono lanciati giovanissimi atleti in prima squadra, subito da titolari. La formazione calcistica dei giovani è un fattore primario, grazie al quale il calcio di quelle zone riesce ad alimentarsi con le cessioni all'estero. Lunedì scorso il CIES, osservatorio sul calcio, ha pubblicato un resoconto di quanti giocatori cresciuti in ciascun club militino nelle prime divisioni dei campionati europei, e la classifica ha rispettato molti andamenti recenti, pur con interessanti novità. E se in testa c'è il solito Ajax, modello al quale ognuno dovrebbe pensare di ispirarsi, alle spalle dei Lancieri c'è un'altra accademia d'eccellenza, quella del Partizan di Belgrado che viaggia secondo a pari merito con gli ucraini della Dinamo Kiev e 69 calciatori cresciuti nel club. Tre in meno, ma comunque un piazzamento di grande rispetto, per la Dinamo Zagabria. Un buon 61 vale il quinto posto generale alla Stella Rossa che sta crescendo molto da questo punto di vista. I serbi sono al Real Madrid, per dire. Nella top ten trova posto anche un rampante Hajduk Spalato, a comporre un quartetto delle squadre più leggendarie e forti del calcio ex-jugoslavo. Anche allo stato attuale, pur ciascuna con i rispettivi problemi. Ma prima di analizzare e andare a leggere qualche nome che possa rendere più concreti i numeri, ecco il tweet del profilo ufficiale del CIES, contenente la classifica.

I nomi, dicevamo. Ma prima, una riflessione: fa specie comprendere quanto realtà così piccole siano in grado di sfornare tanti talenti. Ecco perché dovrebbero essere prese come fonte d'ispirazione anche a latitudini più occidentali. Quindi arriviamo ai nomi, e saranno citati per questione di brevità solamente i rappresentanti più famosi del lotto. Il Partizan sfoggia due titolarissimi della selezione serba e delle rispettive squadre di club come Milenkovic e Mitrovic, ma anche i grandissimi talenti ancora inespressi di Ljajic e Jovetic, o un altro che come loro ha vestito la maglia della Fiorentina: Nastasic. Sta soprattutto attualmente prestando una numerosa rappresentanza alla Serie A: i centrocampisti Lukic e Radovanovic, o il giovane attaccante Vlahovic. Ma anche Ninkovic, ex Genoa oggi però in Serie B all'Ascoli. La Dinamo, nonostante conti meno quantità, ha forse più qualità. Basti pensare ad un certo Modric, ma per rendere un'idea è opportuno citare anche gli interisti passati e presenti Kovacic e Vrsaljko, il laziale Badelj, Lovren, l'esperto Corluka o ancora Pjaca, due baby crack come Coric, speranza futura della Roma, e Brekalo o persino Jedvaj e Halilovic, per citarne due che non hanno lasciato, o non stanno lasciando, il segno in Serie A. Tanta roba. Non sono da meno neanche le ultime due, Stella Rossa e Hajduk. I serbi possono vantare di aver cresciuto un veterano come Kolarov, un giovanissimo in rampa di lancio quale Jovic, o per rimanere entro i confini del calcio italiano Basta e Djordjevic, entrambi in orbita Lazio con il secondo ora al Chievo. Ma non citare Grujic, centrocampista di proprietà del Liverpool, sarebbe delittuoso. Pure l'Hajduk ha fornito tanto alla Serie A. Sia tra chi ci gioca attualmente, vedi Pasalic, Bradaric, Balic e Strinic, o chi ci è comunque transitato tipo Kalinic, Elez, Radosevic e Milic. Ed ulteriori profili di rango europeo come il giovane Vlasic e il meno giovane Jelavic, senza scordarsi del portierino Letica e del suo collega Lovre Kalinic. Oltre a tutti questi troviamo ovviamente anche i calciatori attualmente in forza alle squadre citate qui sopra, sui quali già molte righe sono state qui scritte e altre ne arriveranno, a breve. Una lista che probabilmente parla da sola, senza bisogno di ulteriori aggiunte. Se non per ricordare che presto arriveranno inevitabilmente nomi nuovi. Sono già lì, pronti a sfruttare la chance che arriverà. Di gran parte, probabilmente, ancora non ne conosciamo neppure il nome.