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Il campionato della Fiorentina, stagione interlocutoria. Almeno c'è il decimo posto

Il campionato della Fiorentina, stagione interlocutoria. Almeno c'è il decimo postoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 3 agosto 2020, 17:45Serie A
di Andrea Losapio

Il campionato 2019-20 si è concluso inaspettatamente nel mese di agosto, dopo la chiusura e i lockdown causati dalla pandemia. TMW propone un'analisi delle 20 squadre di Serie A in un anno spezzato in due e una Serie A arrivata al termine quasi inaspettatamente.

FIORENTINA

IL MERCATO DELL'ANNO SCORSO - Tenere Chiesa era l'imperativo, tenere Chiesa è stato fatto. E poi? L'impressione è che la Fiorentina abbia sbagliato gran parte degli investimenti. O meglio, che non abbiano reso abbastanza. Se puntare su Dragowski fra i pali è stata una buona scelta, un po' meno Pedro dal Flamengo, oppure Dalbert dall'Inter - deludente - il ritorno di Badelj dalla Fiorentina. Tra alti e bassi gli arrivi di Pulgar e Lirola, malino Boateng e Ghezzal (al netto delle ultime partite). A gennaio Cutrone, Duncan e Igor sono ancora da valutare, così come Kouame e Amrabat. Agudelo invece oggetto misterioso. Discorso a parte per Ribery: quando c'è stato ha fatto la differenza.

GLI OBIETTIVI - Migliorare la stagione precedente era davvero semplice, perché il rischio retrocessione c'era stato, anche abbastanza concreto. Probabilmente l'intenzione era quella di galleggiare nella parte medio alta della classifica, non lottare per una salvezza risicata. Iachini ha fatto meglio? Sicuramente, ma non più di tanto, perché se è vero che la certezza è arrivata con anticipo, dall'altro lato non c'è mai stata l'impressione di un vero e sicuro cambio di passo, né di un progetto differente rispetto all'anno scorso.

PRIMA DEL COVID - Partenza a rilento, ma ci poteva essere la notte della svolta contro il Milan, a San Siro, quando Castrovilli si è svelato come uno dei prossimi talenti del campionato italiano, oltre a ridare a Ribery l'antico splendore. Però Montella non ha dato grande gioco, per usare un eufemismo, l'arrivo di Iachini è stato più per ricompattare l'ambiente e la squadra che non per creare un nuovo progetto di gioco. La salvezza però non era nemmeno così sicura, almeno fino alle ultime di campionato.

POST PANDEMIA - Lo stop per il Coronavirus è arrivato in un momento discreto, con la cinquina alla Sampdoria e i pareggi contro Milan e Udiense, ma è iniziata peggio pareggiando contro un Brescia in disarmo e perdendo fra Lazio e Sassuolo. Da Parma in poi, dove il doppio rigore di Pulgar ha dato una vittoria forse insperata, c'è stato sicuramente un miglioramento: 15 punti in 7 partite, una media da Europa League.

CONCLUSIONI - Le ultime gare hanno convinto Rocco Commisso a tenere Iachini, ma è evidente che ci siano stati dei problemi nella prima stagione del nuovo progetto Fiorentina. Non è un'annata totalmente da buttare, ma bisogna capire quale vuole essere la nuova dimensione viola: tornare in auge come ai tempi di Prandelli oppure vivacchiare come nella seconda parte dell'esperienza Della Valle? Un anno fa l'idea era chiara, ora sembra che la proprietà sia entrata in una diversa dimensione di pensiero.

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