Rivelazioni d'Europa: Arthur, ovvero come non far rimpiangere Iniesta
Trentuno milioni di euro più nove di bonus parevano certamente una cifra che andava ben oltre la mera scommessa. Il Barcellona, con Arthur Melo da Goiânia, andava a prendere una certezza. Nella voglia e nelle intenzioni, s'intende, perché quello era il regno di Andrés Iniesta e Xavi, piccole grandi Colonne d'Ercole di una filosofia, più che di un progetto. Il presente racconta invece che le perplessità sono fugate e che Arthur Melo è già nell'Oceano dei grandi. Lui che ha iniziato la carriera giovanissimo col futsal dove, unendo a questo la classe cristallina del brasiliano, ha affinato la tecnica nello stretto. Il Gremio Porto Alegre lo porta nel Rio Grande ancora imberbe, ma Arthur giganteggia prima coi giocani, poi con il Brasile nel Sub-17. Lo allena Luiz Scolari, il maestro del debutto, lo fa esplodere coi grandi Renato Portaluppi. Pronti via, guadagna il titolo di rivelazione del Brasilerao, nel 2017 il volante carioca finisce pure nel Brasile di Tite. Si ispira a Iniesta e ha ricevuto i complimenti del suo modello, di Lionel Messi e di tutti gli addetti ai lavori. In Spagna e in Brasile. Ricorda Don Andres, in campo, per virtù e per pochi difetti. E' preciso nei passaggi in campo e in quelli tra le righe, nelle poche frasi che spiffera. Preferisce essere uragano sulle punte dei tacchetti, lui che sin dai primi vagiti Blaugrana ha avuto un solo rimpianto. "Essere qui è un sogno. Peccato solo che sia partito Iniesta".
Nome Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo
Anno di nascita 1996
Nazionalità Brasile
Squadra Barcellona
Ruolo Centrocampista centrale