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I tre anni di Tavecchio: da Optì Pobà all'apocalisse Mondiale

I tre anni di Tavecchio: da Optì Pobà all'apocalisse MondialeTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
lunedì 20 novembre 2017, 12:522017
di Lorenzo Di Benedetto

Dall'11 agosto 2014 al 20 novembre 2017. Carlo Tavecchio si è dimesso dalla carica di presidente della FIGC, dopo tre anni non certo entusiasmanti che si sono conclusi con la delusione più grande degli ultimi 60 anni della Nazionale italiana. Dopo le dimissioni di Giancarlo Abete del 2014 Tavecchio si candidò subito per prendere il suo posto, forte anche dell'appoggio di 18 club di Serie A.

Una candidatura che subì una brusca frenata il 25 luglio dello stesso anno dopo la famosa frase riguardante "Optì Pobà", ritenuta offensiva per gli extracomunitari, ma nonostante questo l'11 agosto 2014 viene eletto presidente della FIGC con il 63,63% dei voti, battendo l'altro candidato Demetrio Albertini. Sostenuto da Lega A, Lega D, AIAC e AIA, il 6 marzo 2017 viene riconfermato presidente della FIGC con il 54,03% dei voti, prevalendo sull'altro candidato Andrea Abodi. Oggi, dopo l'eliminazione dal Mondiale, per quella che, parole dello stesso Tavecchio, è stata una vera e propria apocalisse, sono arrivate le sue dimissioni, contrariamente a quanto era successo la scorsa settimana, quando aveva comunicato la sua indisponibilità a dimettersi.