Via alla Champions: Harit, il nuovo talento "made in Schalke"
C'era una volta Draxler. E poi Goretzka. Solo per rimanere negli anni recenti. Lo Schalke del 21° secolo si è dimostrato essere una vera e propria fucina di talenti. Esplosi nella Arena Auf Schalke oggi battezzata Veltins-Arena questi due calciatori hanno dimostrato alla Bundesliga, prima, e al Mondo, poi, tutto il loro talento. Un talento puro, indiscutibile, di quelli che portano due top club come il PSG e il Bayern Monaco a puntare su di loro. Un talento come quello di Amine Harit, nuova stellina del club di Gelsenkirchen. Nato in Francia ma di origini marocchine il 25 dei "Die Knappen" ha già dimostrato di essere il degno prosecutore della linea tracciata dai suoi due predecessori.
Centrocampista offensivo, capace di giocare sia al centro del campo che sugli esterni Harit avrà in questa edizione della Champions League i riflettori puntati addosso. Fino dalla prima gara contro il Porto, altra storica società del calcio che conta. Dai piedi dell'ex Nantes passerà molto del gioco della formazione di Domenico Tedesco e da come questo si svilupperà, nel match del Dragao come in quelli successivi, potremo capire di che pasta è fatto. Perché la Champions League è il banco di prova decisivo per i talenti. Imporsi significa poter puntare ai migliori palcoscenici del Mondo e Harit sembra avere proprio tutto per farcela. C'era una volta Draxler. E Goretzka. Oggi c'è Amine Harit.