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Il fantasma di Rooney, lontanissimo parente di uno dei migliori al mondo

Il fantasma di Rooney, lontanissimo parente di uno dei migliori al mondoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 24 novembre 2017, 06:452017
di Andrea Losapio

C'è stato un momento in cui Wayne Rooney è stato, evidentemente, il terzo giocatore al mondo. Era l'anno subito dopo l'addio di Cristiano Ronaldo per il Manchester United, una sorta di stagione 0 dopo due finali consecutive. Rooney, contro il Milan, sembrava davvero indiavolato, con tocchi sopraffini e gol ogni volta il pallone gli gravava intorno all'area di rigore. Poi un infortunio lo ha tolto dalle scene per lungo tempo: il Mondiale 2010, giocato a mezzo servizio, non è stato all'altezza, così come tutto il prosieguo della sua carriera, anche a causa di un fisico, come diceva sir Alex Ferguson, che lo portava a ingrassare appena beveva una birra in più. Per chi è cresciuto da queste parti, è anche normale.

Il canto del cigno di Rooney è nel suo passaggio dallo United all'ambizioso Everton - che demolirà Goodison Park per costruire un nuovo stadio sui Docks, la zona portuale della città - che però è quintultimo in Premier League dopo aver ceduto Lukaku e preso un'infornata di calciatori talentuosi, da Sigurdsson a Pickford, passando per Keane e Klaassen. Il ricordo, al di là della prestazione di ieri, è annacquato da quel che Rooney non riesce a fare, come saltare l'uomo o dare qualità alla manovra offensiva. L'Atalanta, costantemente in uno contro uno, in tempi non sospetti avrebbe rappresentato una vittima molto semplice. Il capitano della sponda blu del Mersey, però, non è più quello di una volta. E si vede.