Il Manchester City vuol aprire un ciclo. Col tecnico più pagato al mondo
"Costruire un Mega City", "Dinastia City" o "Era Manchester city". Il day after la vittoria del titolo da parte del Manchester City i tabloid si concentrano più su una proiezione futura che sul presente successo. Certo, il trionfo finale non è stato quasi mai in discussione, ma il fatto che i tabloid parlino di 'Dinastia Manchester City' è emblematico di quelle che sono le intenzioni dei diretti interessati. Il primo a parlarne, a margine dei festeggiamenti, è stato il capitano Vincent Kompany. "Questo è solo l'inizio", la sintesi del suo pensiero. Un modo come un altro per dire che quello appena vinto rischia di diventare il primo di una lunga serie di titoli.
Ovviamente servirà prima fare i conti con la concorrenza, agguerrita e col portafogli bello gonfio, ma il City non è affatto spaventato. Anche perché la forza economica è probabilmente superiore a tutte le altre contendenti. Lo dimostra il mercato complessivo di questa stagione, oltre 300 i milioni spesi o impegnati in obblighi di riscatto, ma pure l'intenzione di prolungare e 'adeguare' il contratto del comandante Guardiola. Che già oggi è uno dei più pagati al mondo ma che con il nuovo possibile accordo da quasi 25 milioni di euro all'anno staccherebbe di parecchie lunghezze tutti gli altri colleghi. Ecco perché se in casa City parlano di 'nuova era Sky Blues' c'è da credergli sulla parola.