Il Milan riparte da Elliott, l’obiettivo è la stabilità finanziaria

Il passaggio delle quote del Milan dal cinese Yonghong Li al fondo americano Elliott è il primo passo verso una nuova era. Negli ultimi 15 mesi la squadra milanista ha subito continui attacchi a causa di una proprietà incerta e per nulla presente, il cui modus operandi ha portato il club ad avere problemi anche con l’Uefa. Uno dei principali motivi dell’esclusione dall’Europa League riguarda proprio il mancato rifinanziamento del debito e l’incertezza della proprietà. Zavorre che il Milan si trascina dietro ormai da mesi e che ha potuto scaricare solamente due giorni fa, quando Elliott con un comunicato ha annunciato l’escussione del pegno e dunque la “presa” del club.

Il primo obiettivo del fondo americano è ridare stabilità finanziaria alla società di via Aldo Rossi. Il concetto base dell’hedge fund è proprio quello di inserire il Milan sui binari giusti e ridare solidità economica. Con le continue capitalizzazioni, grazie ad una disponibilità economica importante da parte del fondo americano, il Milan rispetterà le regole del fair play finanziario e non rischierà più in futuro di essere bocciato dall’Uefa. Per rilanciare la squadra a livello internazionale gli investimenti saranno graduali, sempre nel rispetto delle linee guida del FPF.

Nel pomeriggio a Casa Milan ci sarà un cda in cui verrà convocata l’assemblea dei soci di sabato 21 luglio, in quell’occasione si registreranno formalmente i cambiamenti più sostanziali dell’organigramma, con la nomina di nuovi consiglieri e soprattutto del presidente dopo l’addio di Yonghong Li.