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Il Napoli cerca una nuova identità: tutti gli undici di Ancelotti

Il Napoli cerca una nuova identità: tutti gli undici di AncelottiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 26 settembre 2018, 10:302018
di Ivan Cardia

Mutevole. Il Napoli di Carlo Ancelotti, anche in contrapposizione a quello sì bello ma sempre uguale di Maurizio Sarri, ha nella propria variabilità tattica un tratto distintivo. Anche Sarri, va detto, ha impiegato un po' di tempo per costruire il proprio dogmatismo: l'ex tecnico dell'Empoli tentò con poco successo il 4-3-1-2, prima di approdare al 4-3-3 che negli ultimi tre anni ha fatto del Napoli una delle squadre più divertenti del panorama europeo. Ancelotti, però, aveva la possibilità di ripartire da un sistema di gioco già ben costruito: al netto della cessione di Jorginho, non certo da sottovalutare, il resto del Napoli è cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione.

Dello spartito tattico sarriano, però, le tracce si fanno perdendo: lo spartiacque è stata la sconfitta contro la Sampdoria, troppo brutta per essere vera. Dopo essersi affidato al 4-3-3, Ancelotti ha tentato altre strade: l'esperimento di Hamsik regista al momento è accantonato, e l'alternativa Diawara ha convinto ancora meno. Le uniche certezze, in una squadra che ha gestito comunque bene l'avvio di stagione, molto più complicato che per altre, riguardano la linea difensiva: Hysaj, Koulibaly, Albiol e Mario Rui. Al netto dell'impiego di Maksimovic contro la Fiorentina e Luperto contro il Torino, i titolari sono ben definiti. meno il portiere: Ospina pare essersi guadagnato i gradi di primo nel ruolo, ma fino al ritorno di Meret il ballottaggio è destinato a continuare.

Dalla cintola in su, quasi impossibile tracciare un'idea del Napoli-tipo. A parte Insigne, chiaro: fin qui lo scugnizzo è stato l'unico vero insostitubile del tecnico di Reggiolo. Sei presenze da titolare su sei. Gli si avvicinano Allan, Callejon e Zielinski, tutti a cinque gare dal primo minuto tra campionato e Champions League. Poi, le variabili: anche Hamsik, fermo a 4 gare disputate da titolare, come Milik. Poi Verdi e Mertens, a quota 2; Ruiz e Diawara, una gara dal primo minuto a testa. Passando dal 4-3-3 iniziale a 4-2-3-1 e 4-4-2, varianti di uno stesso schema di base. Contro il Parma, gli uomini cambieranno ancora, mentre il modo di giocare forse no. Sarà, comunque, un altro nuovo undici di Ancelotti, in attesa della sfida scudetto con la Juve, prova del nove per il Napoli che cerca la sua identità. Molto lontana dal sarrismo, ma in fase di definizione.

Contro la Lazio - (4-3-3): Karnezis; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Rui; Zielinski, Hamsik, Allan; Callejon, Milik, Insigne.

Contro il Milan - (4-3-3): Ospina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Rui; Zielinski, Hamsik, Allan; Callejon, Milik, Insigne.

Contro la Sampdoria - (4-3-3): Ospina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Rui; Zielinski, Diawara, Allan; Verdi, Milik, Insigne.

Contro la Stella Rossa - (4-2-3-1): Ospina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Rui; Ruiz, Allan; Callejon, Insigne, Zielinski; Milik.

Contro la Fiorentina - (4-4-2): Karnezis; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Rui; Callejon, Hamsik, Allan, Zielinski; Mertens, Insigne.

Contro il Torino - (4-2-3-1): Ospina, Hysaj, Koulibaly, Albiol, Luperto; Hamsik, Rog; Callejon, Insigne, Verdi; Mertens.