Il punto sulla panchina - Verona, Pecchia saluta tardi. Quattro idee
Sarà rivoluzione. Tardiva, ma comunque rivoluzione. Dopo una Serie A conquistata fra mille incertezze sulla qualità del lavoro di Fabio Pecchia, il Verona retrocede e cambia il proprio progetto tecnico. La prima in A dell'ex allievo di Benitez è stata contraddittoria: qualche buona prestazione, tanti passi falsi. Di sicuro, pochi punti.
IL PRIMO PASSO -
Si parte, o si dovrebbe partire, dal direttore sportivo. Perché, prima di Pecchia, aveva salutato Filippo Fusco. Il nome caldo, al momento, è quello di Stefano Marchetti del Cittadella, già vicinissimo al Verona, sponda Chievo, la scorsa estate. Con lui corre Daniele Faggiano, o sarebbe meglio dire correva, perché la promozione del Parma in Serie A cambia per forza di cose il rapporto di forze tra le due.
DOPPIO BINARIO -
La sensazione, però, è che si possa partire dall'allenatore, e che a scegliere i due profili sarà soprattutto Maurizio Setti. Una strategia rischiosa, considerato che ds e tecnico devono lavorare in sintonia, ma tant'è. Quattro candidati, al momento: Cristian Brocchi, Massimo Pavanel, Mauro Zironelli e Fabio Grosso. Un misto di A, B e C. Tratto comune? Il Verona cerca un allenatore emergente, ma con più esperienza rispetto a Pecchia.
La panchina dell'Hellas Verona
Allenatore attuale: Fabio Pecchia
In carica da: 1 luglio 2016
Possibilità di permanenza: 0%
In pole position: Cristian Brocchi
Le alternative: Massimo Pavanel, Mauro Zironelli, Fabio Grosso.