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Inter, altri jolly in arrivo. Calendario ideale per chiudere un cerchio d’oro

Inter, altri jolly in arrivo. Calendario ideale per chiudere un cerchio d’oro  TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 24 settembre 2018, 08:302018
di Alessandro Rimi

Guardando già alla prossima sosta di metà ottobre, l’Inter troverà sulla propria strada nuove opportunità per alzare il tiro, prendere quota e volare serena verso nuovi orizzonti. Tornare in campo con la maglia ancora bagnata di sudore fa parte del gioco. Un gioco che ai nerazzurri appartiene per storia e palmares. E ora che il tavolo dei grandi è stato riconquistato, bisognerà prendere confidenza abbastanza per rimanerci a lungo. Così la testa e i pensieri corrono verso la Fiorentina. Avversaria tosta, preparata e pure arrabbiata del 3-0 di tredici mesi fa. Una Viola alla seconda miglior partenza dell’era Della Valle e, per questa ragione, temibile e imprevedibile. Nondimeno San Siro e il doppio entusiasmo generato dai recenti successi al cardiopalma, trascinano gli uomini di Spalletti in una dimensione (come già scritto) del tutto inedita. Vuol dire che domani, per i nerazzurri, si configura un terzo jolly pronto a moltiplicare in modo esponenziale quelli passati. Più o meno quello che accadrà di fronte al Cagliari e a domicilio contro PSV (ieri esagerato sull’Ajax) e SPAL.

Per una squadra intenta ad accrescere forza e valori, non c’è via migliore della competizione pura. Anche perché qualche campanellino d’allarme continua fastidiosamente a suonare. Quale? Ad esempio Icardi. Straordinario in Champions quanto estraneo in Serie A. In generale, il pacchetto prettamente offensivo desta qualche preoccupazione. Spalletti sa che a calciare verso la porta avversaria sono più i difensori e i centrocampisti che non gli attaccanti. Al momento, però, preferisce coccolarsi Brozovic. Epic apre gli avversari a metà con le sue verticalizzazioni. Dovesse cominciare a far gol con discreta frequenza, ecco che Luciano può ritrovarsi in rosa una carta di lusso. Un calciatore che se paragonato a sei mesi fa viene quasi da ridere. Certo, le fasi catatoniche non sono del tutto sparite e, con buona probabilità, non spariranno mai. Marcelo è questo qui: prendere o lasciare. Se l’allenatore di turno lo aiuta a imboccare la giusta strada, può assumere la forma di un giocatore di qualità rarissima. In assenza (temporanea) dei pesi massimi, l’Inter sfoggerà gli altri gioielli per provare a chiudere un primo, prestigioso, cerchio d'oro.