Inter, altri jolly in arrivo. Calendario ideale per chiudere un cerchio d’oro
Guardando già alla prossima sosta di metà ottobre, l’Inter troverà sulla propria strada nuove opportunità per alzare il tiro, prendere quota e volare serena verso nuovi orizzonti. Tornare in campo con la maglia ancora bagnata di sudore fa parte del gioco. Un gioco che ai nerazzurri appartiene per storia e palmares. E ora che il tavolo dei grandi è stato riconquistato, bisognerà prendere confidenza abbastanza per rimanerci a lungo. Così la testa e i pensieri corrono verso la Fiorentina. Avversaria tosta, preparata e pure arrabbiata del 3-0 di tredici mesi fa. Una Viola alla seconda miglior partenza dell’era Della Valle e, per questa ragione, temibile e imprevedibile. Nondimeno San Siro e il doppio entusiasmo generato dai recenti successi al cardiopalma, trascinano gli uomini di Spalletti in una dimensione (come già scritto) del tutto inedita. Vuol dire che domani, per i nerazzurri, si configura un terzo jolly pronto a moltiplicare in modo esponenziale quelli passati. Più o meno quello che accadrà di fronte al Cagliari e a domicilio contro PSV (ieri esagerato sull’Ajax) e SPAL.
Per una squadra intenta ad accrescere forza e valori, non c’è via migliore della competizione pura. Anche perché qualche campanellino d’allarme continua fastidiosamente a suonare. Quale? Ad esempio Icardi. Straordinario in Champions quanto estraneo in Serie A. In generale, il pacchetto prettamente offensivo desta qualche preoccupazione. Spalletti sa che a calciare verso la porta avversaria sono più i difensori e i centrocampisti che non gli attaccanti. Al momento, però, preferisce coccolarsi Brozovic. Epic apre gli avversari a metà con le sue verticalizzazioni. Dovesse cominciare a far gol con discreta frequenza, ecco che Luciano può ritrovarsi in rosa una carta di lusso. Un calciatore che se paragonato a sei mesi fa viene quasi da ridere. Certo, le fasi catatoniche non sono del tutto sparite e, con buona probabilità, non spariranno mai. Marcelo è questo qui: prendere o lasciare. Se l’allenatore di turno lo aiuta a imboccare la giusta strada, può assumere la forma di un giocatore di qualità rarissima. In assenza (temporanea) dei pesi massimi, l’Inter sfoggerà gli altri gioielli per provare a chiudere un primo, prestigioso, cerchio d'oro.