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Inter, brutte notizie: non ci sono bacchette magiche

Inter, brutte notizie: non ci sono bacchette magicheTUTTO mercato WEB
venerdì 25 novembre 2016, 07:152016
di Gianluigi Longari

I segnali di atteggiamento rinnovato che erano stati lanciati nella serata di domenica con il derby, sono stati spazzati via in malo modo nel secondo tempo israeliano che ha sancito l'eliminazione dell'Inter dall'Europa League più disgraziata della sua storia. Nessuna traccia delle buone dinamiche di gioco e della personalità che aveva contraddistinto i primi 45 minuti di gioco contro l'Hapoel Beer Sheva è stata manifestata in una ripresa da incubo, che non ha fatto altro che sottolineare la totale mancanza di appartenenza di un'accozzaglia di buoni giocatori completamente priva di una guida che possa condurla fuori dal pantano nel quale sembra essersi irrimediabilmente incagliata. Un atto d'accusa che evidente non riguarda un allenatore arrivato da 15 giorni e totalmente esente da responsabilità, ma che si abbatte piuttosto su di un'organizzazione societaria latente e sulla totale mancanza di leader attendibili all'interno di uno spogliatoio ricco di buoni propositi che vengono, tuttavia, disattesi ad ogni circostanza.

A chi dare la palla in un momento di difficoltà? Chi è in grado di infondere sicurezza ad un gruppo spaventato e vittima di un'evidente psicodramma? La risposta a queste domande, prima ancora che lo studio tecnico delle carenze strutturali di un organico comunque insufficiente per competere con gli obiettivi di inizio stagione, dovranno essere la base per l'ennesima ricostruzione di un progetto che è solo agli inizi ma che è già stato in grado di perdere ogni sorta di entusiasmo. Per non dichiarare conclusa la stagione dell'Inter al 24 novembre occorrerà un miracolo. Ma di bacchette magiche, tra Appiano e corso Vittorio Emanuele, non c'è la minima traccia già da un bel po' di anni.