Inter: formula magica e ambivalenza di un progetto
E fu così che dopo avere lavorato sottotraccia, predisposto un assalto, pianificato tutti i dettagli, in casa Inter ci si trovò alle prese con l’ultimo grande ostacolo: la formula. Già, perché al momento è questa la discriminante che separa i nerazzurri da tutti i propri obiettivi di mercato da Pastore in giù. Al di là delle considerazioni tecnico-tattiche occorre che il club cedente sia disposto a privarsi di un suo gioiello in prestito con diritto di riscatto. E se con il Flaco, prima del via libera definitiva, si è potuto lavorare facendo leva su rapporti pregressi e sulla tenerezza reciproca che lo lega alla proprietà del PSG, per tutti gli altri indiziati il discorso cambia.
Perché il Celta Vigo, tanto per dirne una, dovrebbe pensare di provarsi del suo Lobotka che vale 35 milioni facendo sostanzialmente un favore alla compagine interista? Una domanda alla quale è difficile dare risposta, e che se da un lato legittima i complimenti alla sagacia della coppia Sabatini-Ausilio, dall’altra evidenzia i dubbi sulla partecipazione attiva di una proprietà troppo legata a calcoli e cavilli ma totalmente priva di quella passione che ha sempre fatto da propellente ad operazioni di questo genere in passato. Serve un miracolo, ma Sabatini ed Ausilio, al di là delle solide realtà professate, stanno lavorando per attrezzarsi anche a questo.