Inter, il destino di una stagione in sei giorni. Così è chiedere troppo
Finalmente l'ok che rimette in pista la Serie A e la Coppa Italia. La stagione può riprendere, ma quante grane sulla disposizione ravvicinata delle date. Il 13 giugno la semifinale di Coppa Italia a Napoli dopo il ko per 1-0 datato 12 febbraio e firmato Fabian Ruiz. Qualora l'Inter dovesse passare il turno, tre giorni dopo (il 17) a Roma si giocherebbe la finale contro la vincente di Juventus e Milan. Tre giorni dopo ancora, potenzialmente con 240 minuti e oltre nelle gambe, il recupero della 25^ giornata di campionato a San Siro contro la Sampdoria. Altro che tour de force, post covid e con un solo mese di allenamenti comunque graduali, è qualcosa di molto vicino a un massacro psico-fisico.
In una settimana i nerazzurri hanno l'occasione di vincere il primo trofeo dopo nove anni, così come potrebbero perdere un obiettivo e staccarsi ulteriormente dalla testa della classifica di A. Sarebbero gli unici a dover giocare tre match di importanza fondamentale. Insomma, bene ma neanche poi tanto. Per questo il club intende farsi sentire nella giornata di oggi in Lega che modulerà date e orari per la ripresa. E' vero che in qualche modo bisognava ripartire, ma un ritorno in campo così è chiedere davvero troppo.