Inter, l’attaccante dov’è? Macchiato un mercato top: peccato
L’attaccante non c’è. Sembrava seccato - e in effetti lo era - Antonio Conte nel post-gara contro la Fiorentina in Coppa. Nonostante la vittoria. Perché dopo l’uscita di Matteo Politano in direzione Napoli, dopo settimane di chiamate e personali rassicurazioni a Olivier Giroud, ormai certo dell’addio liberatorio al Chelsea, si è infine ritrovato senza la quinta - potenzialmente determinante - alternativa in attacco. D’accordo che Alexis Sanchez è ormai totalmente a disposizione e che Sebastiano Esposito ha ampiamente varcato la soglia della giovane promessa, ma qualcosa non va lo stesso.
Il tecnico nerazzurro si è esposto parlando dell’intenzione, che in quanto Inter diventa dovere, di lottare per arrivare in fondo a tutte le competizioni che vedono la squadra ancora meritatamente impegnata. E se mai dovesse un elemento del reparto offensivo incontrare un brutto infortunio (giacché nella prima parte di stagione ce ne sono stati pure troppi) e, nel contempo, un secondo andare incontro a una squalifica (il calcio, a certi livelli, impone ipotesi e previsioni), l’Inter potrebbe trovarsi in difficoltà enorme. Vero che «Christian Eriksen non è una punta», ma una seconda - davanti all’inevitabile - magari si, nondimeno le sue attitudini in campo raccontano scenari differenti, se non inediti. Spereranno Beppe Marotta e Piero Ausilio (in evidente confusione/affanno nel finale con tanto di tentativi a vuoto per Islam Slimani, Goran Pandev, Simone Zaza e perfino Andrea Pinamonti, tutti seguiti al Piano B Fernando Llorente) che l’inevitabilità se ne stia alla larga da Appiano, perché altrimenti la macchia su questo mercato eccellente diverrebbe, all’improvviso, parecchio evidente.