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Inter: la terza fase

Inter: la terza faseTUTTO mercato WEB
mercoledì 2 agosto 2017, 07:002017
di Lapo De Carlo

La terza fase dell’Inter è quella di agosto, quella decisiva. Dopo quella preparatoria di giugno, quando si è lavorato sul rispetto dei valori dell’enigmatico fair play e quella di luglio, dove la società ha lavorato lungamente sulle trattative per sferrarle a costi e ricavi convenienti alla società.

L'Inter di questo periodo ha fatto registrare ottime sensazioni, per quel che riguarda il lavoro di squadra. Amichevoli ben giocate, giocatori calati nella realtà Inter, a differenza di altre stagioni e, nonostante le trattative del mercato apertissime, più di ogni altra squadra, il precampionato dell'Inter, anche a livello societario sembra che stia cominciando ad ingranare.

L'Inter che però abbiamo visto giocare con il Chelsea, Bayern e Lione potrebbe essere parecchio diversa alla fine di agosto e dopo due giornate di campionato.

L'Inter infatti sta per cedere diversi giocatori. Vediamo dunque la situazione:

Murillo è destinato al Valencia entro fine settimana, ad una cifra che probabilmente sarà quella richiesta dai nerazzurri di 13 milioni.

Biabiany va allo Sparta Praga da Andrea Stramaccioni, in prestito con diritto di riscatto.

Ranocchia sembrava destinato a giocare di nuovo in Premier League ma il Genoa sta insistendo molto per prenderlo, o meglio riprenderlo, visto che il difensore è esploso proprio in rossoblu e sarebbe un ritorno alle origini.

Il nodo dell'ingaggio troppo alto e però il vero elemento a sfavore.

Ci sono poi altri quattro giocatori che hanno mercato e stanno raccogliendo l'interesse di altri club: si tratta di Jovetic ,Joao Mario, Kondogbia e naturalmente Perisic.

Quale che sia il loro destino e considerando la quotazione molto alta che ne da la società nerazzurra, c’è la necessità di fare tutto più in fretta, chiudendo i boccaporti di trattative infinite.

È vero infatti che l'interesse per Joao Mario da parte del Paris Saint-Germain è importante ma l'arrivo di Neymar a Parigi, dovrebbe cambiare lo scenario. L'Inter infatti ha chiesto per il portoghese soldi e la contropartita tecnica Aurier, senza dimenticare Di Maria, che potrebbe avere problemi con l'arrivo di Neymar, in quanto ci sarebbe meno posto in avanti.

Anche per quanto riguarda Perisic l'Inter ha bisogno di fissare una deadline, perché è impensabile sostituire il croato con trattative a fil di lana, per un altro giocatore importante.

Kondogbia invece è un giocatore su cui Spalletti crede molto. Nonostante il Valencia abbia fatto un'offerta interessante infatti, l'Inter non intende spostarsi da una richiesta di 35 milioni. Segno che Spalletti sta valutando bene il giocatore, a dispetto di quell' autogol comico con il Chelsea che non tocca minimamente le ottime prestazioni fatte nelle amichevoli.

Per Brozovic invece ancora nessuna richiesta ufficiale ma solo voci che al momento non mettono in dubbio la sua permanenza.

I tifosi dell'Inter intanto accolgono Vecino, il quale ha superato le visite mediche e firmato un contratto che lo legherà all'Inter fino al 2021.

È in dirittura d'arrivo anche finalmente l'esterno brasiliano Dalbert, una volta concluso il ritorno del preliminare del Nizza contro l'Ajax.

Giovedì infatti l'Inter dovrebbe portarlo a Milano e completare la rosa con un altro innesto il cui nome è ancora misterioso.

Zhang ha parlato di campagna acquisti non ancora terminata ed è immaginabile che non si riferisse a Karamoah.

Per questo gli unici due nomi clamorosi potrebbero essere, come già detto prima, Di Maria o addirittura Vidal, che però il Bayern sembra aver definitivamente escluso.

Ci sarebbe anche Keita ma si è creata la situazione in cui confidava Lotito, ovvero un’ asta tra le grandi Milan, Inter e Juventus per acquistarlo.

In congelatore invece la trattativa per portare in nerazzurro a Patrick Schick, in attesa di capire meglio le reali condizioni fisiche del giocatore, dopo la trattativa sfumata con la Juve per un problema cardiaco la cui entità sarà più chiara nei prossimi giorni.

L'Inter oggi è una squadra che rischia di avere troppi cambiamenti dell'ultimo minuto ma che, rispetto alla scorsa stagione, ha lavorato decisamente meglio durante l'estate e può presentarsi ai nastri di partenza con più conferme e consapevolezza di quanto non ne avesse avute nelle ultime stagioni.