Inter, la versione di Acerbi. Sommer spinge verso l’Empoli

“Non ho niente da dire”. Beppe Marotta, intercettato all’uscita del Consiglio Federale, chiude così ogni possibile commento sulla vicenda che ha visto protagonista Francesco Acerbi. Mentre il presidente federale Gravina abbraccia virtualmente il difensore nerazzurro e divide i tifosi italiani, l’amministratore delegato dell’Inter mantiene il low profile che ha caratterizzato la gestione di tutta la faccenda. La conferma, qualora ne servisse una, di quanto in viale della Liberazione si sarebbe fatto molto volentieri a meno di tutto questo clamore mediatico.

La versione di Acerbi. È arrivata oggi al corsera, chissà se e quanto ammorbidita nella sua essenza: è palese che in società non pochi preferirebbero mettere un punto e andare a capo verso lo scudetto. Dopo la sentenza hanno parlato ormai tutti. Juan Jesus ha ribadito la sua verità, il Napoli ha commentato in maniera dura, l’agente del brasiliano ha contestato alcune ricostruzioni, non lesinando però in imprecisioni. Da casa Inter vige il silenzio, Acerbi “ufficializza” anche in pubblico la sua versione. Una frase capita male e null’altro. Ci sarà chi gli crederà e chi no.

Yann Sommer c’è. O meglio, ci sarà. Il portiere svizzero rientrerà in gruppo fra oggi e domani. Già i primi responsi avevano fatto tirare grandi sospiri di sollievo, la voglia di misurarsi in campo a Pasquetta è tanta e alla fine dovrebbe prevalere su Audero. È l’unico vero ballottaggio, insieme al classico dubbio Darmian e Dumfries, di una squadra che non deve chiedersi chi schierare al centro della difesa e che, fino alla vittoria dello scudetto, non ha più motivi di turnover.