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Inter, Lautaro ha il gol nel sangue. Difficile non farne un titolare

Inter, Lautaro ha il gol nel sangue. Difficile non farne un titolareTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 13 ottobre 2018, 07:302018
di Alessandro Rimi

Sarà molto difficile per Spalletti non fare di Lautaro Martinez un titolare in questa Inter. Il talento argentino arrivato in estate dal Racing de Avellaneda ha già mostrato tutto il suo potenziale e, al contempo, lasciato intravedere un margine di miglioramento spaventoso. Piace tanto perché sa fare ed essere tutto là davanti. La preseason era stata già foriera di quella che avrebbe potuto essere poi la stagione ufficiale in nerazzurro del Toro. Quattro gol in totale, gesti tecnici da urlo, ma pure tanta umiltà negli allenamenti e, soprattutto, tanta disponibilità agli ordini di Spalletti che, d’altro canto, continua a considerarlo la riserva di lusso di Mauro Icardi. Non perché il nuovo dieci interista non sia all’altezza di scendere in campo dal primo minuto, anzi avrà modo certamente di farlo nel corso della stagione, ma perché come ha spesso ripetuto la squadra potrebbe risentirne in termini di equilibri tattici. In questo senso, l’esordio in campionato a Reggio Emilia (primo ko stagionale) può certamente essere indicativo in una squadra che, in ogni caso, dava la sensazione ormai svanita di girare malissimo a prescindere.

Lautaro, schierato da trequartista in un’Inter ancora priva di Nainggolan, non brilla e si fa anche fatica a notarlo nei 70’ che Spalletti gli concede, prima di sostituirlo per Keita. Una prova impossibile da cancellare nel breve periodo prima perché nella seconda gara di San Siro contro il Torino vede il campo appena un giro veloce d’orologio, poi per effetto dell’infortunio (ematoma al soleo della gamba sinistra) che lo tiene fuori per ben tre settimane. Capitolo chiuso? Ovviamente no. Il 21enne di Bahìa Blanca torna titolare nella sfida contro il Cagliari a Milano, in assenza di Maurito, ripagando subito con il primo gol interista. Sull’onda positiva della rete nerazzurra, ecco pure la prima gioia con i colori della Seleccion, ancora di testa su cross laterale nel match stravinto dall’Argentina contro Iraq. L'ex DS Branca, ai microfoni di RMC Sport nel corso del Festival dello Sport lo ha paragonato ad Aguero. Milito, artefice del suo passaggio a Milano, lo ritiene già adesso determinante per la Nazionale insieme a Icardi. Lui, Lautaro, pedala fortissimo per migliorare ogni giorno. Vero che Spalletti di carte da giocare ne ha tante, ma tenere in panchina uno così, uno che il gol ce l’ha nel sangue, alla lunga potrebbe rivelarsi quasi folle.