Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Inter, lo stato dell'arte: bluff Di Maria, idea Martial e clausole indigeste

Inter, lo stato dell'arte: bluff Di Maria, idea Martial e clausole indigeste
mercoledì 19 luglio 2017, 07:152017
di Gianluigi Longari

Non è semplice dipingere la situazione di mercato in una casa nerazzurra che spesso e volentieri semina indizi per poi arrivare ad opposte conclusioni. E’ il mercato del volantinaggio: quello descritto da Spalletti e portato avanti da una premiata ditta targata Ausilio-Sabatini che sembra trovarsi in particolare ed efficace simbiosi. Non ingannino i nomi non altisonanti accostati ai nerazzurri in questa fase dell’estate: i colpi grossi arriveranno e i movimenti sotto traccia ci sono, eccome. Partiamo da Di Maria: non è forse questo il momento più felice per accostare il nome del Fideo all’universo interista, ma tant’è. Chi conosce Walter Sabatini sa leggere anche tra le righe delle smentite, e quel discorso di Riscone aveva l’evidente sapore del bluff. La verità è che l’Inter è conscia di poter arrivare a Di Maria in virtù dei rapporti inscalfibili tra lo stesso Sabatini e chi si occupa della situazione del rosarino. Certo farlo a metà luglio senza che da Parigi abbiano trovato un nome pesante da dare in pasto alla piazza è una cosa, farlo tra un mese a prezzo ribassato e sostituto reperito sarebbe tutt’altra faccenda. Questo spiega tanto il ritardo, quanto le parole del coordinatore dell’area tecnica del gruppo Suning. Qualora partisse Perisic i colpi nel reparto sarebbero due (tre con un addio in più in avanti), con l’apprezzamento svelato nei confronti di Martial, che tuttavia lo United è restio ad inserire nel business per il Croato; e con Keita Balde che può già essere considerato alla stregua di un rinforzo in dirittura d’arrivo. Sedici milioni di offerta alla Lazio, tre all’anno al giocatore per il prossimo lustro.

Servirà pazienza per un accordo con Lotito, distante quasi 10 milioni, ma alla fine la fumata bianca conviene a tutte e tre le parti in causa.
 Attenzione a Schick: il richiamo del colpo sfiorato potrebbe essere troppo forte per essere rispedito al mittente proprio ora che è così alla portata.
Capitolo mediana: Vecino è la soluzione apprezzata e comoda. Non serve trattare con la Fiorentina, è sufficiente elargire il bonifico da 24 milioni (in due rate) che libererebbe il pupillo di Spalletti da ogni vincolo. L’uruguayano è giocatore raffinato ed apprezzato dai maestri di calcio, può arrivare a costi contenuti e dunque… perchè no? Soprattutto in attesa di comprendere i margini di manovra per i colpi grossi che l’Inter, magari dopo l’uscita di Brozovic e Kondogbia, potrebbe andare a piazzare anche nella zona nevralgica del campo. 
Dietro di Dalbert abbiamo raccontato tutte le evoluzioni: dall’idea iniziale di Ausilio al placet convinto di Sabatini e Spalletti. Arriverà ad una cifra superiore con bonus a 20 milioni di euro, risparmiando sulla clausola da 30 ma comunque intaccando parte del budget. Il giocatore è di valore assoluto, ed ha un accordo per i prossimi 5 anni che lo porterà a guadagnare 1,4 milioni di euro a stagione.
Consultazioni aperte sul centrale, con le piste francesi decisamente più appetite e battute. Almeno in questa fase. Fino al prossimo volantino distribuito dalla premiata ditta di cui sopra.