Inter, una filastrocca come base della speranza Champions
Il paradosso di un momento altalenante vissuto dall’Inter è tutto nelle cifre. Non quelle discusse del reparto avanzato, efficace solo a tratti e meno di tre squadre delle quattro che precedono i nerazzurri, ma quelle di livello assoluto di una retroguardia quasi imperforabile. Questo, perlomeno, il dato più eloquente che emerge dalle ultime sette partite di campionato, gare che dal punto di vista arretrato non hanno trovato corrispondenza alle zoppìe di classifica che hanno invece contrassegnato il periodo dei ragazzi di Spalletti. Non è un caso che al di là dei moduli adottati per esigenze improrogabili, la filastrocca Handanovic, Cancelo, Miranda, Skriniar, D’Ambrosio sia diventata la base più solida sulla quale costruire il resto dell’impianto.
Un lavoro che non ammetterà più passi falsi, specie in questa fase decisiva, ma che certamente può essere affrontato con un po’ di sollievo in più. Specie rispetto alla concorrenza diretta.