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Italians do it better - Buona la prima per Conte, Ancelotti e Carrera

Italians do it better - Buona la prima per Conte, Ancelotti e CarreraTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
venerdì 12 maggio 2017, 23:452017
di Ivan Cardia

Il 2017 è l'anno degli italiani all'estero. Almeno per quanto riguarda gli allenatori. Antonio Conte ha vinto questa sera, alla prima occasione, la Premier League con il suo Chelsea, con due turni di anticipo rispetto alla fine del campionato. Una cavalcata memorabile, specie considerando che i Blues erano reduci da un'annata disastrosa, quella chiusa al decimo posto, con i proverbiali zero tituli che si sono rivoltati contro il loro ideatore José Mourinho. Conte dopo Ranieri: il massimo campionato inglese va a scuola d'italiano.

Non l'unico, però, in giro per il Vecchio Continente. Chiedere informazioni alla Bundesliga: anche lì, buona la prima per Carlo Ancelotti, capace di (stra)vincere il titolo nazionale alla prima esperienza con il suo Bayern Monaco. Allievo e maestro, peraltro, perché un allenatore come Conte non nasce per caso: a scuola proprio da Ancelotti, ma anche da Lippi. Il tecnico salentino ha avuto, per usare un eufemismo, discreti maestri. E lo è stato a sua volta, per un altro connazionale che esulta nel 2017. Nella Juve di Lippi giocava infatti anche Massimo Carrera, poi collaboratore dello stesso Conte sulla panchina bianconera nel ritorno alla gloria della Vecchia Signora. Carrera che ha esportato la lezione italiana in Russia, ove domenica ha vinto la Prem'er-Liga con il suo Spartak Mosca, riportato al titolo a 16 anni dall'ultima. Tre successi, a cui potrebbero aggiungersi altri due trionfi, in campionati che possono anche considerarsi minori ma che seguono il trend di Germania e Inghilterra. In Ungheria l'Honved di Marco Rossi è infatti primo in classifica; e Roberto Bordin alla guida dello Sheriff Tiraspol è in corsa per vincere il campionato moldavo. The Italian Job funziona, in buona sostanza. E a proposito di Europa, chissà che il prossimo 3 giugno, data della finale di Champions a Cardiff, non possa essere il turno di un certo Massimiliano Allegri.