Klopp the flop. Quando neanche Maradona rianima il Liverpool

Più di ottantamila spettatori sugli spalti (80827 il dato ufficiale, il nuovo record di Premier), Diego Armando Maradona in tribuna, il clima delle grandi occasioni. Un Wembley vestito a festa, insomma, com'è giusto che sia quando si affrontano due squadre come Tottenham e Liverpool. Da una parte la squadra di Pochettino, ma soprattutto di Harry Kane. Dall'altra i Reds di Klopp, chiamato alla svolta in campionato. E invece no. Il 7-0 con il Maribor in Champions è stato spazzato via dall’ennesimo tonfo in Premier targato Spurs. 4-1 per la squadra di casa, e via ai titoli (tanto cari ai media inglesi). Klopp the flop, il più inflazionato.

Ed è stato lo stesso tecnico tedesco, al temrine del ko, ammettere senza troppi giri di parole: "Mi assumo le mie responsabilità. È colpa mia se continuiamo a prendere gol evitabili". Inevitabile, invece, sottolineare i numeri impietosi che vedono il Liverpool al nono posto, con la sesta peggior difesa del campionato. Adesso, i problemi in Premier possono riflettersi in due modi: depressione, e quindi frenata anche in Champions, oppure situazione bipolare, con un buon rendimento nel vecchio continente come perfetto contraltare dei problemi interni (l'ultimo successo dei Reds risale al 2005, nella finale di Istanbul con il Milan). Ad oggi, però, la sensazione è che la squadra attuale non sembra in grado di ripetere gli exploit del passato. E guardando avanti, lo scenario non migliora. Tra un Coutinho sul piede di partenza e un Barcellona pronto all'affondo decisivo sul mercato...