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L'esperienza batte la gioventù. All'Ajax gli applausi, allo United la Coppa

L'esperienza batte la gioventù. All'Ajax gli applausi, allo United la CoppaTUTTO mercato WEB
mercoledì 24 maggio 2017, 22:492017
di Simone Bernabei

L’esperienza ha vinto sulla gioventù. Può essere questa la sintesi spicciola del big match della Friends Arena, sede della finale di Europa League fra Ajax e Manchester United. L’Ajax dei giovani, quello con l’eta media più bassa della storia delle finali UEFA, contro i Diavoli Rossi di José Mourinho. Una garanzia in fatto di successi. Ai Lancieri ottimamente allenati da Bosz non è bastato il quasi 70% di possesso palla, perché alla fine di parate vere e proprie di Romero se ne contano pochissime, durante l’arco dei 90 minuti. Sono poche anche quelle di Onana, in fondo lo United ha capitalizzato al meglio le due occasioni, nitide, avute. Dopo un inizio con le ginocchia tremanti, l’Ajax si è svegliato e ha creato non pochi grattacapi alla squadra di Mourinho che ha comunque tenuto botta, retto il colpo e sfruttato l’errore su rimessa laterale di Riedewald. Il tiro da fuori di Pogba, il secondo da inizio gara, si è infilato alle spalle di un incolpevole Onana anche grazie ad una deviazione.

Il resto del primo tempo è scivolato col solito copione, con l’Ajax in pressing e lo United pronto ad accettare senza complimenti il gioco di rimessa. Nella ripresa gli olandesi sono entrati in campo carichi a mille, ma il gol in apertura di Mkhitaryan ha messo il punto sull’incontro. Lo United, questo United, non ha mostrato segno alcuno di cedimento e immaginare di vederlo incassare due gol in 40 minuti era affare duro. E infatti così è stato. Il resto del secondo tempo è scivolato col pressing sempre più alto dell’Ajax e lo United sempre più stretto dietro e pronto a ripartire in contropiede con la velocità di Rashford e le invenzioni di Paul Pogba. Al 94esimo festa per i Red Devils, capitanati da uno scatenato Pogba, e tanti rimpianti per i Lancieri, la cui colpe almeno questa sera è stata solo ed esclusivamente legata alla gioventù, all’inesperienza. Ma tenete a mente i nomi di questi ragazzini terribili, perché ne sentiremo parlare di nuovo molto presto.