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La fine di un lungo sogno. L'inizio di un nuovo viaggio

La fine di un lungo sogno. L'inizio di un nuovo viaggioTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 19 agosto 2017, 05:382017
di Marco Conterio

Con gli occhi socchiusi, una notte eterna. Di sogni e meraviglie, di risvegli improvvisi. Una notte d'amore per tanti, di lacrime e passione. Suonano lontani, gli echi dell'ultimo triplice fischio. Che è stato condanna o liberazione, perché la latitudine ha segnato anche la distanza tra un battito di cuore e l'altro.

Oggi torna il pallone, cuoio e carezza per l'anima. Sono trascorsi mesi che hanno segnato ghigliottine e rivoluzioni, regni intatti e qualche Aventino. Tanti hanno cambiato corona, colori e bandiere. E' stata l'estate degli ammutinati, Bounty che hanno lanciato nel mare dei bilanci le programmazioni di tante società. E' stata l'estate del Sol d'Oriente, dei milioni cinesi e del Diavolo con gli occhi a mandorla.

E' stata anche quella della Vecchia Signora che si rifà il trucco, miraggio che molti pensano d'essere quasi riusciti a toccare con mano, sotto il sole d'agosto. La Bellezza napoletana è rimasta intatta, orologio quasi perfetto, in attesa d'essere Big Bang dopo che Sarri l'ha trasformata in un Big Ben a passi e passaggi scanditi.

Nella Capitale si vive di peccati, se pure la nostalgia canaglia di un 10 che ora non c'è più possa essere considerata tale. Firenze spera d'aver trasformato il Medioevo dell'animo in un nuovo e inatteso Rinascimento fatto di giovani e d'italiani. Torino ha la cresta dei giovani e l'ambizione del comandante serbo, a Bergamo non si è perso d'animo nessuno davanti agli addii da terra di lavoro e fatica quale è sempre stata.

Si sono cambiati in molti d'abito, ma questo è il week-end in cui tutti, nessuno escluso, rimetteranno le scarpette. Dopo un'estate di sogni e rivoluzioni, è arrivata la sveglia. Il fischio, il primo dell'anno, è dietro l'angolo. Ed è sempre Natale, in giorni così.