La parabola di Sportiello e la scommessa di Corvino
Solo pochi mesi fa, Marco Sportiello era considerato tra gli eredi più credibili di Gianluigi Buffon in Nazionale. Il portiere di Desio classe '92 ha difeso i pali dell'Atalanta con sempre maggiore autorevolezza per un paio di stagioni fino a finire, la scorsa estate, nel mirino di tanti club. Poi le varie trattative per motivi diversi non sono andate in porto e la storia di Sportiello è cambiata.
Innanzitutto l'exploit di Donnarumma, che ha oscurato tutti gli altri portieri italiani e ha reso chiare le gerarchie alle spalle di Buffon. Poi la rivoluzione gasperiniana in quel di Bergamo. Il tecnico di Grugliasco dopo le prime sconfitte alla guida dell'Atalanta ha deciso di cambiare tutti, di lasciar fuori le certezze delle ultime stagioni per far spazio ai giovani.
E Sportiello è stato tra i sacrificati a favore di Berisha.
L'ex Carpi da possibile erede di Buffon s'è trovato in panchina all'Atalanta. Un parabola discendente che, si spera, possa subire una inversione di tendenza nei prossimi mesi. La Fiorentina e il ds Corvino hanno deciso di puntare su di lui: sei mesi al fianco di Tatarusanu prima di diventare il titolare fisso della Fiorentina per riprendere un processo di crescita bruscamente interrotto nelle ultime settimane.