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La peggiore Italia vista finora, ma non contava. Al contrario della Spagna

La peggiore Italia vista finora, ma non contava. Al contrario della SpagnaTUTTO mercato WEB
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giovedì 23 giugno 2016, 00:432016
di Ivan Cardia

"La peggiore Italia vista in questo Europeo". Dopo la sconfitta contro l'Irlanda a pochi chilometri da Lille, la fiducia di tifosi e addetti ai lavori nei confronti della selezione azzurra sembra essersi ridimensionata. Dal Belgio all'Irlanda, sembravano due squadre diverse. E la spedizione francese pare vivere alti e bassi non proprio razionali, nelle emozioni e soprattutto nelle valutazioni di chi la sta seguendo, da vicino o da lontano. Prima di partire i ragazzi di Conte erano considerati quasi dei brocchi; dopo il Belgio, i futuri campioni d'Europa. Questa sera, con il gol di Brady al passivo e la Spagna nel futuro, lo sono un po' meno. Due squadre, appunto: di fatto lo erano, perché nelle tre partite Antonio Conte ha schierato come titolari ben 20 dei 23 convocati. Due squadre, perché la partita di stasera contava poco o nulla, se non come occasione per la squadra tipo di rifiatare in vista della sfida ai bi-campeones. Di provare alternative (malino Sturaro e Sirigu, meglio Bernardeschi, da rivedere Zaza e Immobile). Di concedere poca attenzione al risultato e pensare più alle condizioni della squadra. Non ottimali, è chiaro, però le squadre di Conte vivono non solo di fraseggi e pressing, di cui pure il salentino è tra i più fini maestri d'Europa, ma anche e soprattutto di motivazioni.

Quelle che, per capirsi, contro l'Irlanda mancavano del tutto; quelle che contro la Spagna ci saranno. "Niente alibi", ha detto Bonucci su Twitter pochi minuti fa. Non ve n'è bisogno, perché questa Italia ha ancora tanto da dare e da dire. Allo Stade Pierre Mauroy non vi è riuscita, ma non contava molto. E senza citare Martellone, dalla serata di Lille si possono trarre anche considerazioni positive: la consapevolezza, per tutti, che questa Nazionale senza grandi stimoli può avere difficoltà. Conoscere sé stessi è il miglior modo per affrontare le difficoltà. La prossima si chiama Spagna. E quella conterà.