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Lasciate stare il '98

Lasciate stare il '98TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 22 giugno 2018, 07:452018
di Dimitri Conti
Rubrica settimanale in collaborazione con calcioslavo.it

Più che un sommesso consiglio dell'autore, è una sorta di definizione del pensiero di gran parte dei croati in questi momenti. Lasciate stare il '98 anche e soprattutto perché è stata appena demolita 0-3 un'Argentina che doveva recitare la parte del leone all'interno del raggruppamento e che al cospetto della corazzata a scacchi messa in campo da Dalic ha fatto la figura della pulce. Ogni riferimento a fatti o persone esistenti, a seconda di come questi siano Messi, è puramente casuale.

Lasciate stare il '98 è il messaggio che sale dal popolo croato verso i propri ragazzi. Perché quello era un Dream Team, anche e soprattutto in attacco: scordarsi dei Prosinecki, dei Boban, degli Suker, e della loro fantasia tracimante là davanti sarebbe un reato penalmente perseguibile. Ora che l'ultimo dei tre sovra-nominati è presidente in carica della HNS, federcalcio croata, non tarderà a far arrivare anch'egli il messaggio. La Croazia arrivata terza a Francia '98 è stata fin qui il picco massimo mai raggiunto dal calcio del paese, una squadra tanto stellare quanto rappresentazione del senso estetico appagante ma anche dell'incapacità di vincere.

Perché quella squadra poteva farlo. E a vedere su che direzione si stiano incanalando questi Mondiali anche questa Croazia sembra aver argomenti decisamente interessanti. Ma ha una struttura alare totalmente diversa: si sorregge sul dominio del pallone e delle situazioni di gioco che solamente raffinati pensatori del pallone come Modric e Rakitic possono avere. E intorno hanno una squadra, unita, che ha superato senza battere ciglio la querelle Kalinic. Davanti non c'è la stessa potenza di fuoco di allora. Potenzialmente però è in grado di spiccare il volo, e lo sta dimostrando con i fatti. A patto però di tener lontano quello spettro di vent'anni fa: nonostante la materia evanescente dei pensieri, il peso della pressione è in grado di schiacciare chiunque.