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Lazio, -3 al derby: difesa alla prova di maturità

Lazio, -3 al derby: difesa alla prova di maturitàTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 29 agosto 2019, 08:36Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Se si contano le reti subite nel triennio Inzaghi (non consideriamo le prime partite di aprile e maggio 2016 quando subentrò a Pioli) dalla Lazio, il dato fa riflettere: sono almeno 20 in più rispetto alle diretti concorrenti per l’Europa come Roma, Milan e Atalanta. In totale sono 146, mentre quelle dei giallorossi - tanto per rimanere in tema derby - sono 114. Numeri che fanno riflettere, anche se è sempre stato evidente che i biancocelesti abbiano avuto in passato problemi difensivi. In estate lo staff ci ha lavorato tanto, per cercare di rendere sempre migliori i meccanismi del terzetto difensivo. Ad Auronzo prima e Marienfeld poi i tre (sempre in coppia) hanno lavorato molto sulle scalate verso l’esterno, sulle scappate in profondità e sull’aggressione verso il portatore a palla coperta. Curando ogni minimo particolare: la postura del corpo, che non deve essere mai chiuso, la posizione dei piedi e la comunicazione, fondamentale in campo.

Gli interpreti - Nella sfida contro la Roma di domenica (ore 18.00) Inzaghi non vuole rischiare e con ogni probabilità riproporrà gli stessi uomini che bene ha fatto all’esordio a Genova: Luiz Felipe, Acerbi e Radu. Tre fedelissimi, la cui alchimia è solida e ferrata. Non verrà rischiato Vavro e difficilmente si vedrà titolare Bastos, che aveva fatto bene nel derby vinto 3-0 lo scorso marzo. L’angolano però ha iniziato tardi il ritiro, causa Coppa d’Africa, per questo al momento parte leggermente dietro nelle gerarchie. Contro la Sampdoria questa difesa ha ben figurato, arginando Quagliarella, Caprari e Gabbiadini. Parlando del pacchetto arretrato, doveroso un cenno anche ai quinti di centrocampo, ovvero Lulic e Lazzari, abili a trasformare il 3-5-2 in un 5-3-2. Da anni praticano questo modulo, sanno perfettamente scegliere i tempi con cui salire e invece quando è meglio rimanere bassi. “Ho la fortuna di averli con me, oggi sono usciti loro sui terzini della Sampdoria”, ha spiegato Inzaghi domenica sera. Quando la Lazio andrà in pressione alta, dovranno fare la stessa cosa con Zappacosta (o Spinazzola) e Kolarov: Luiz Felipe e Radu poi dovranno essere celeri e intelligenti ad accorciare sulle ali offensive, anche con l’aiuto degli intermedi. Se soltanto uno è in ritardo, c’è il rischio che possa saltare tutto. A Formello c'è fiducia, il feedback della pre season e della prima uscita a Marassi fanno ben sperare. Qualità e fantasia davanti, massima attenzione e precisione dietro. Perché per vincere la stracittadina e provare a entrare in Champions, si deve necessariamente migliorare la casella dei gol subiti.

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