Lazio: Keita, corsi e ricorsi storici
Il filo della regolarità, i diritti e i doveri usati come discriminanti per una trattativa di mercato. Novità assoluta per la sessione in corso, ma evergreen per quanto riguarda la gestione delle situazioni in casa Lazio. Le decisioni di Keita Balde e del suo entourage rispetto a disagi psicologici causati dalle scelte di Lotito e Tare, riportano alla memoria anche la gestione dell’affare Goran Pandev nell’estate del 2009, quando il macedone con una situazione contrattuale analoga a quella del senegalese visse i primi mesi della stagione da separato in casa prima di vincere tutto con l’Inter.
Una situazione burrascosa che aderisce perfettamente con la realtà targata Keita Balde, anche al netto dell’interesse concreto manifestato da Juventus, Milan, Napoli ed Inter in vista della prossima sistemazione dell’ex Barcellona. Un nodo difficile da sciogliere, che viene contraddistinto da una chiusura di mercato incandescente per dispetti e risposte al veleno che certamente caratterizzeranno le prossime settimane. In attesa di una sistemazione che possa mettere d’accordo tutti e magari mettere fine ad una telenovela che non fa bene a nessuno, specie a chi ha reali motivi per essere depresso.