Le pagelle della Fiorentina - Benassi bomber, Pjaca e Simeone a secco
Lafont 6 - Per quasi 90 minuti non si sporca neanche i guantoni, poi può solo raccogliere dal fondo il pallone dopo la botta di Pinamonti.
Milenkovic 6 - Ad inizio gara perde Ariuado ed il Frosinone sfiora il gol. Per il resto solita gara senza sbavature per una delle certezze della Fiorentina.
Pezzella 6,5 - Il migliore della retroguardia con Biraghi. Insieme ai compagni di reparto annulla sia Ciofani che Campbell, con la Fiorentina che si arrende solo alla conclusione dalla distanza di Pinamonti.
Vitor Hugo 6 - Fa buona guardia, come del resto tutti i suoi compagni di reparto.
Biraghi 6,5 - Nel primo tempo calcia una bella punizione ma viene fermato dall'ottima risposta di Sportiello. Nel finale è decisivo con un bell'anticipo di testa su Cassata.
Benassi 7 - Il capocannoniere della Fiorentina con 5 reti. Eguagliato alla dodicesima giornata il suo record personale di reti messo a segno nella passata stagione. Decisivo. (Dal 77' Mirallas S.V)
Veretout 6 - Gioca più lontano dalla porta e si vede. Non molla un centimetro, ma fino ad oggi ha segnato solo su rigore. Lo scorso anno i suoi inserimenti furono devastanti.
Gerson 6 - Gioca ancora nel ruolo di mezzala e tutto sommato lo fa con discreti risultati. Pioli lo schiera per qualche minuto come regista, ma il ruolo del brasiliano ancora non è ben definito.
Chiesa 6,5 - Una costante spina nel fianco per la retroguardia del Frosinone. Quando ha campo diventa devastante, suo l'assist per il tocco di spalla di Benassi.
Simeone 5 - La prima occasione dei viola porta la sua firma. Bella conclusione da posizione defilata, Sportiello si oppone. Come al solito ci mette tanta grinta, ma un attaccante deve fare gol. E lui non segna dallo scorso 19 settembre. (dall'86' Vlahovic S.V)
Pjaca 5 - Continua ad essere il "Godot" della Fiorentina. Torna titolare, ma la sua prestazione è decisamente deludente. Un po' di fumo, ma di arrosto neanche l'ombra. (Dal 66' Edimilson 5,5 - Quando entra in campo la Fiorentina cambia assetto e si ritrova a giocare come esterno. Spesso in confusione, non riesce a dare il giusto contributo.)