Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Lippi: "Grande fiducia in Mancini. L'Italia tornerà al top nel mondo"

Lippi: "Grande fiducia in Mancini. L'Italia tornerà al top nel mondo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 9 luglio 2018, 09:532018
di Pietro Lazzerini

Marcello Lippi, ex ct dell'Italia Campione del Mondo il 9 luglio del 2006, ha parlato a Radio Anch'io Sport su Radio Rai Uno a 12 anni dalla vittoria di Berlino: "Il ricordo di quella vittoria? E' molto bello anche se ci si rende conto che il tempo passa velocemente. Mondiale tutto europeo? E' un Mondiale attuale. non esistono più le squadre cosiddette piccole. Tutti i paesi, anche se hanno campionati modesti, hanno 14-15 giocatori che giocano in giro per l'Europa che completano la squadra. Sono giocatori europei e giocare contro di loro non è facile. Ci sono poi le grandi tensioni e le grandi aspettative sui campioni che non hanno compagni così forti come nei club. Ecco perché si è creato questo equilibrio. Segnale negativo? No, è un segnale dell'attualità. In Belgio, per esempio, ci sono 4 giocatori tra i migliori al Mondo. La Francia è giovane e forte. L'Inghilterra è cresciuta con nuove mentalità, non è più il solito calcio inglese. Ci sono tanti allenatori bravi nei club che hanno fatto crescere il movimento. Non è più un calcio croato o francese, è un calcio europeo. L'80% dei giocatori che disputeranno le semifinali, giocano tutti nei principali campionati europei. I giocatori croati, se giocasse nel campionato croato, non avrebbero la stessa competitività, ma giocano tutti nella Juventus, nel Barcellona, nel Real Madrid. Ci sono numeri sufficienti per creare una squadra competitiva a livello Mondiale. Il primo ricordo del successo nel 2006? Sono stati 50 giorni con la squadra e 2 anni nei quali abbiamo costruito quel gruppo così forte. Nonostante il casino che successe a maggio, riuscirono a trasformare le critiche in forza. Sono tanti i flash: dalla grinta di Gattuso che mi diceva che se andavo via mi ammazzava, ma anche la tranquillità e la sicurezza di Pirlo, i grandi leader come Buffon, Cannavaro e Peruzzi, vero punto di riferimento. Ogni volta che vedo l'immagine di quel giorno, mi ritorna tutto in mente. Ricostruzione complessa anche per Brasile, Germania, Argentina e Spagna? Stanno crescendo tutte le squadre anche considerate 'minori'. Non so se la forza del Belgio verrà confermata nel tempo. O piuttosto se è solo una casualità. Francia e Inghilterra hanno lavorato veramente bene, soprattutto con Southgate che ha messo insieme le caratteristiche di tutti i grandi allenatori della Premier. Ha scelto giocatori giovani che hanno formato una vera e propria squadra, concreta, forte, che sa compattarsi per poi colpire in ripartenza. L'Inghilterra e la Francia sono nazionali che dureranno nel tempo ma sono convinto che anche noi riusciremo a tornare a quei livelli perché abbiamo giocatori di qualità, giovani forti. Abbiamo tutti giocatori che disputano la Serie A da titolari, con un allenatore propositivo ed esperto.

Sono fiducioso per la Nazionale italiana. Nuovo fallimento del calcio africano? E' una valutazione giusta da fare. 5 anni fa pensavamo che avrebbero avuto un'evoluzione continua e invece si sono fermati. Tutti i giocatori disputano campionati europei, però si sono fermati e non hanno avuto la stessa evoluzioni delle squadre europee. Qualche squadra ha iniziato a chiamare ct provenienti dall'Africa contrariamente ai ct europei e sudamericani. Forse è stata una scelta affrettata. In questo momento, la Nazionale ha un numero importante di giocatori di qualità, in tutti i ruoli. Abbiamo bravi giovani in tutti i reparti. Necessitano di un allenatore che abbia in mente un calcio equilibrato e propositivo, e Mancini è in grado di creare una squadra di questo tipo. Ha un metodo di lavoro che permette ai giocatori di divertirsi anche in allenamento. Io ho simpatia per Deschamps che è stato un mio giocatore e ha fatto parte di una Juventus importante, con cui abbiamo vinto la Champions. Non ho simpatia per la Francia, ma stima e simpatia per il tecnico. Buffon? Se lui si sente in grado di giocare, deve andare avanti. Io personalmente, avrei preferito vederlo chiudere la carriera nella Juventus. Però lui continuerà a giocare finché si sentirà il numero uno. Buffon e la Nazionale? Penso abbia già finito, anche se, nel caso in cui ci fosse bisogno, la sua fede lo porterebbe nuovamente in azzurro. Però penso che la scelta sia stata definitiva. Cristiano Ronaldo alla Juventus? Nella Juve ci sono calciatori intelligenti ed è per questo che vince spesso e le persone intelligenti sanno benissimo che un campione come Ronaldo deve avere un ingaggio diverso. Sanno benissimo che ci sono gli sponsor. Il fatto economico è l'ultimo dei problemi per lo spogliatoio. Dal punto di vista tecnico è un giocatore eccezionale e che potrà disputare altri 3-4 anni ai massimi livelli. Dobbiamo essere contenti, da un punto di vista tecnico, di veder tornare un altro grande calciatore nel nostro campionato. Magari ne porterà altri a ruota. Adesso è un attaccante puro e ha una percentuale di realizzazione fenomenale. La Cina al prossimo Mondiale? Sta migliorando. In Asia ci sono 4-5 squadre che sono superiori alla Cina, però stiamo migliorando. Chi vincerà il Mondiale? Io dico che vinco il Belgio".