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LIVE TMW - Corvino: "Carlos Freitas nuovo direttore sportivo della Fiorentina"

LIVE TMW - Corvino: "Carlos Freitas nuovo direttore sportivo della Fiorentina"TUTTO mercato WEB
lunedì 6 giugno 2016, 12:552016
di Lorenzo Di Benedetto

Prima conferenza stampa dal suo ritorno a Firenze per Pantaleo Corvino che ha parlato alla stampa dallo stadio Artemio Franchi.

Prende la parola il presidente della Fiorentina Mario Cognigni.
"Sono particolarmente felice di riaccogliere Corvino, insieme ad Andrea e Diego Della Valle. Pantaleo non ha bisogno di presentazioni, ha fatto benissimo a Firenze, sia sul piano sportivo che sul mercato. Ha visto prima di altri coloro che sarebbero diventati grandi giocatori. In tutti i grandi cicli c'è un inizio e una fine e a volte c'è bisogno di una pausa. È successo questo con Pantaleo, ma adesso pensiamo al futuro. Con il direttore vogliamo riprendere il discorso da dove lo avevamo lasciare, rimodellando e continuando il nostro percorso di crescita, anche nel settore giovanile e nello scouting. Vogliamo portare a Firenze dei campioni, gente affamata e ambiziosa, che voglia vincere con la maglia della Fiorentina. Ritengo che sia opportuno ringraziare Daniele Pradè, che in questi anni ci ha permesso di raggiungere risultati in linea con le nostre aspettative. Con Pantaleo vogliamo fare un ulteriore salto di qualità, non sarà un semplice direttore sportivo ma un direttore generale dell'intera area tecnica. Stiamo valutando profili professionali per uno staff sempre più competente. Il sistema calcio in Italia è cambiato e continua a farlo, non vogliamo farci trovare impreparati ma vogliamo cavalcare queste novità. Una di queste è senza dubbio il fair play finanziario, che ci è stato imposto dalla UEFA. Per ridurre il gap con società che hanno maggiori introiti è necessario strutturarsi, prendendo uomini che hanno grande esperienza. L'intera società dovrà adeguarsi e valorizzare il brand. Questa sfida è molto ambiziosa, alcuni anni fa abbiamo affermato che non ci saremmo fatti trovare impreparati: da quattro anni, anche grazie agli investimenti della società, siamo sempre riusciti a centrare la qualificazione in Europa e per questo abbiamo mantenuto la nostra promessa. Corvino è un uomo che ha fatto tante plusvalenze, in giorni come questi si creano grandi aspettative. Sarà lui l'unico referente con il nostro allenatore, non devo dirvi e ricordarvi quanti titoli abbia vinto nei settori giovanili".

Parola a Corvino.
"Nel guardarvi tutti ho visto tanti volti familiari. Devo dire che questi momenti vorresti che non terminassero mai, in una situazione dove ti senti a casa tua. Ho notato questo sentimento quando sono entrato allo stadio, l'ho sentito tornando nelle stanze dove ho trascorso tanti tempi e lo sto vedendo anche adesso. Adesso però dobbiamo parlare di cose serie, del lavoro che dobbiamo affrontare. Faccio una breve introduzione: sono andato via con la squadra in sofferenza, un brutto momento della mia vita familiare ha portato al mio addio e non credevo che sarei tornato. Questo però fa parte del passato e non voglio tornarci. Inizio parlando di quello striscione che ho visto in curva Fiesole nel giorno in cui sono tornato da avversario. Poi è arrivata la telefonata della famiglia Della Valle che ha voluto riportarmi a casa. Sono tornato in questa sala stampa dov'ero entrato 11 anni fa e sono voluto tornare con la sciarpa che mi era stata messa al collo da un grande tifoso. In Italia ci sono poche proprietà sane e forti come quella viola: partiamo da un allenatore che per me è un valore aggiunto, ha fatto cose importanti. Mi sono subito trovato in sintonia con lui. Abbiamo anche un gruppo di giocatori di livello, ringraziamo Pradè per questo, e il settore giovanile è di qualità. La tifoseria poi è in simbiosi con la squadra, mette tanta energia ai calciatori e anche rivolgendomi alla stampa devo dire che ci dà tante motivazioni. Se ho sbagliato con qualcuno ricominceremo da zero e viceversa. Con questi presupposti possiamo ricominciare, alla ricerca di quei risultati che mancano a tutti, dalla proprietà ai tifosi, ma anche a me. Tutte le componenti dovranno remare dalla stessa parte per raggiungere traguardi importanti".

Ha un budget per il mercato?
"Parlando con il mister gli ho detto che vogliamo rimanere al vertice della classifica, lavorando con qualità. L'obiettivo della proprietà e della società è quello di restare in alto. Parlare di budget è fuori luogo ormai, vogliamo mantenere il nucleo di questa squadra. Dobbiamo tenere conto delle esigenze tecniche senza dimenticare il Fair Play finanziario".

La maggior parte dei tifosi si chiede cosa l'abbia portato a tornare.
"Siamo tutti ambiziosi, tifosi, giornalisti, allenatore e proprietà. Anche io sono ambizioso, sono partito dalla terza categoria e sono arrivato in Champions: manca qualche traguardo e vogliamo arrivarci attraverso il lavoro. Qui alla Fiorentina sto bene e ho tanta adrenalina in corpo".

Cosa è mancato alla Fiorentina per vincere e cosa manca adesso?
"Non vorrei parlare del passato, ma dico che siamo stati vicini a vincere qualcosa, sia in Europa League che in Coppa Italia. Abbiamo sfiorato i quarti di Champions: questo però non basta, perché i traguardi non sono stati raggiunti. Non so cosa sia mancato, ma il passato è alle spalle. Adesso vogliamo fare meglio e tutti dipenderà da cosa sapremo fare".

Qual è il suo sogno?
"È lo stesso dei tifosi e della proprietà, ovvero cercare di arrivare primi in qualcosa. Vogliamo dare un senso di saper fare calcio, dal settore giovanile in su. Serve una struttura funzionale".

I nomi per la dirigenza?
"La società avrà un nuovo direttore sportivo, non vi dico il nome ma mi ha accompagnato. È stato direttore sportivo dello Sporting Lisbona, del Panathinaikos e del Metz lo scorso anno. Si chiama Carlos Freitas. È ufficiale la sua nomina. Cerchiamo di mettere l'uomo giusto al posto giusto. Abbiamo contattato anche Martin Jorgensen per supportarmi nell'area tecnica nell'area scandinava e per far sì che possa rappresentarci nelle sedi competenti. Stiamo cercando poi anche altre figure, ma ci vorrà tempo".

Quali saranno le prime mosse sul mercato?
"Stiamo lavorando per prendere giocatori che siano in linea con le regole della FIGC. Mi dispiace che non ci siano già ragazzi che provengono dal settore giovanile già in rosa. Bernardeschi per noi è una risorsa straordinaria, un patrimonio che ripartirà con noi all'inizio della prossima stagione".

Per riallacciare il rapporto con la tifoseria l'obiettivo è quello di portare a Firenze persone del calibro di Rui Costa?
"Da un'analisi che faccio prima di proporla alla società devo cercare di capire cosa è raggiungibile e cosa no. Parlando di Rui Costa, essendo lui un dirigente del Benfica, non ho mai pensato che sarebbe potuto arrivare e non l'ho mai contattato per questo. L'ho sentito per parlare eventualmente di calciatori, ma non ho potuto incontrarlo. Detto questo posso affermare che portare un ex fiorentino in società è un obiettivo, ma non sarà facile trovare l'uomo giusto da mettere al posto giusto".

L'obiettivo è quello di creare una squadra fatta di ragazzi del vivaio?
"Voglio raggiungere un obiettivo il prima possibile, abbiamo tutti tanta fame. Sarà tra due anni, forse tra uno o magari tra tre, ma il primo passo deve essere quello. Successivamente penseremo al resto".

Potrebbero esserci altri ritorni oltre al suo, per esempio Ljajic, Jovetic o Gollini?
"Siamo in una fase nella quale dove non abbiamo messo in moto il mercato. Ne parleremo in altre occasioni".

C'è un'opera d'arte a cui pensa vivendo questo momento?
"Mi viene in mente l'arte povera. Andando in Portogallo da Paulo Sousa il mister mi ha raccontato i suoi hobby e le sue passioni e nel salutarlo gli ho detto che saremo come due contadini che mettendo insieme le proprie energie per lavorare riescono a fare il massimo".

Risponde Cognigni sull'arte povera nominata da Corvino.
"Giacomelli è stato un grande fotografo che ha fatto parte dell'arte povera".