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LIVE TMW - Hellas, Marroccu: "Piccoli vicino, Simeone può partire. Caprari e Tameze incedibili"

LIVE TMW - Hellas, Marroccu: "Piccoli vicino, Simeone può partire. Caprari e Tameze incedibili"TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 giugno 2022, 17:04Serie A
di Luca Chiarini
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com.

16.15 - È Francesco Marroccu il dopo-Tony D'Amico a Verona: il nuovo direttore sportivo dei gialloblù verrà ufficialmente presentato alla stampa questo pomeriggio nella sala conferenze della sede del club in via Olanda. L'appuntamento è per le 16.30: vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

16.33 - Inizia la conferenza stampa.

Interviene il presidente Setti: "Sono contento di questo incontro, poi passerò la palla a Marroccu. Quello che posso dire è che siamo davanti a un grande professionista, serio, onesto, che nei prossimi anni farà il bene del club. Ci sono stati tanti cambiamenti, noi due ci siamo trovati sotto tanti profili. Credo che si stia verificando una situazione molto positiva, che sia l'inizio di un percorso importante: ci dev'essere la giusta fiducia, in una situazione che non è semplice, perché il mercato presenta le sue difficoltà. Noi siamo però consci di poterle affrontare nel modo giusto, per presentarci al campionato nel migliore dei modi".

Perché ci è voluto un po' per l'annuncio ufficiale?
"Ringrazio il presidente per le parole e saluto il mio predecessore, che ha fatto un lavoro straordinario qui: parto da un'ottima base. Il tempo che mi ha diviso dall'arrivo è legato a un particolare rapporto con il mio precedente presidente, che ringrazio nonostante le difficoltà: una motivazione 'sentimentale', perché ha provato a convincermi a proseguire la mia avventura a Brescia".

Barak, Simeone, Caprari... chi resta e chi va?
"Il fatto che leggiate molti notizie sta a significare che abbiamo tanti giocatori bravi. Non sarei venuto qualora mi fosse stata presentata una dismissione, mi è stato chiesto di mantenere l'equilibrio finanziario provando a rimanere nella metà di sinistra della classifica, tenendo presente quanto sia fondamentale l'obiettivo della salvezza. Dovremo volare bassi ed essere concreti".

Ci saranno grandi cambiamenti rispetto alla precedente gestione?
"I miei predecessori hanno dato un'identità all'Hellas, che è risultato un avversario fastidioso per tutti in campionato. Vogliamo mantenere quell'identità, di un calcio propositivo e aggressivo, chiaramente nel rispetto di chi arriverà. Non tanto nella figura del direttore sportivo, quanto nelle caratteristiche di mister Cioffi. Sarà il suo calcio, non quello di Tudor o Juric. Due o tre giocatori sono arrivati all'apice, dovremo capire quali opportunità cogliere per raggiungere l'obiettivo finanziario, i nostri giocatori non sono né in vendita né in svendita a prescindere. Andremo avanti di giorno in giorno per capire quale strada intraprendere".

Che rapporto ha avuto di recente con Cellino?
"È un rapporto che nasce dalla follia di Cellino, che è quella di dare la possibilità ad un calciatore dilettante com'ero io di diventare professionista. Il nostro rapporto nasce dalla mia riconoscenza. Per il resto ho avuto una buona formazione, perché è un uomo che sa di calcio, mi ha dato anche la possibilità di 'sopravvivere' a Preziosi. Setti mi chiama alle dieci di sera e mi chiede se disturba, non sono cose che mi capitavano...".

Si è parlato di Carboni, Piccoli e Henry: sono operazioni che si possono concludere?
"Per esperienza, finché non ci sono le firme è meglio avere cautela. Per gli ottimi rapporti tra il Verona e l'Atalanta posso dire che su Piccoli siamo ai dettagli, il resto sono perlustrazioni sul mercato. Dovessimo iniziare il campionato con questa rosa saremmo una squadra top: ad ogni uscita corrisponderà un'entrata. Su Piccoli ci siamo portati avanti, perché presupponiamo che Simeone possa avere offerte irrinunciabili. Ma anche non dovessero arrivare, potrebbe tranquillamente rimanere. Nella rosa, poi, ci sono anche giocatori incedibili".

Chi sono gli incedibili?
"I portieri non si toccano, così come gli esterni di centrocampo. Veloso non si tocca, e anche Hongla o Caprari. Posso andare avanti: Dawidowicz, Ceccherini, abbiamo grandi aspettative su Coppola, Lasagna rimane... La squadra resterà quasi tutta".

Qual è l'obiettivo economico che avete?
"Sarebbe un assist troppo grosso per gli avversari, lo tengo nascosto".

Quali sono i giocatori che hanno offerte più pressanti?
"I giocatori più chiacchierati sono Simeone, Barak, Ilic e Casale: su di loro giornalmente devo dare delle risposte".

Siamo ancora a livello di chiacchiere?
"Sì, solo chiacchiere. Bisogna dare il tempo al mercato di accendersi, in Italia le opzioni e le contro-opzioni rendono ricchi o poveri i club".

Behrami può diventare uomo del suo staff?
"Sono un uomo solo e mi muovo da solo, mi piace valorizzare le persone che trovo. L'Hellas è rappresentato da un gruppo di ragazzi e professionisti scelti con il lanternino per educazione, competenza e professionalità. Mi sembrerebbe inopportuno arrivare subito con un gruppo di professionisti con i quali ho lavorato".

Ci dice qualcosa sullo staff di Cioffi? Bocchetti riparte dalla Primavera, e Margiotta?
"Ho avuto il piacere di conoscere Margiotta e devo dire di aver trovato una persona competente e calata nella parte di uomo del club. Bocchetti mi ha fatto una grande impressione quando ha guidato la squadra a Cagliari, l'empatia che aveva con i calciatori mi fa pensare a un predestinato, sono contento inizi la sua carriera da allenatore della Primavera. Cioffi sarà accompagnato da Pinzi, Bovenzi e altre due figure che stiamo definendo".

Tameze è incedibile?
"Incedibile. Ricopre con disinvoltura tanti ruoli, mi ha impressionato".

La sintonia tra D'Amico e Juric qui è stata un'arma vincente. Cioffi è un altro giovane emergente, ritiene che il Verona abbia fatto la scelta migliore?
"L'Udinese è una delle migliori società in Italia. Il fatto che il Verona abbia convinto Cioffi a lasciarla rispecchia la credibilità che si è costruito in questi anni. Cioffi è un predestinato, ha le stimmate dell'allenatore che arriverà ad alto livello. Parlare di sintonia allenatore-direttore è riduttivo: quando una società funziona nella parte tecnica è perché funziona dalla testa. Il Verona in questi anni è diventata una grande famiglia, allenatore e direttore hanno goduto di questa sintonia. Ho percepito questo venendo un po' dall'inferno".

Qual è il colpo di D'Amico che l'ha impressionata di più?
"Il fatto che sia rimasto sei anni, partendo dal basso. Ho respirato come sia diventato credibile e autorevole nel suo muoversi dentro la società. La formazione che ho trovato nei dirigenti è figlia di un ragazzo che ha evidentemente talento".

C'è qualche giocatore del Brescia che porterebbe qui?
"Negli ultimi anni il Verona ha fatto un calcio peculiare, e le richieste di Cioffi sono molto precise. Il calcio che si faceva a Brescia non è 'trasferibile' qui".

A Verona si è fatto un calcio divertente, e questo ha contribuito ad accrescere l'entusiasmo. È questo lo spirito che proverà a trasmettere a Cioffi?
"Sì, è esattamente così. Cercheremo di sfruttare l'onda lunga lasciata dai nostri predecessori, provando a dare il nostro contributo. Cioffi dovrà dare la sua impronta: nel momento in cui è stato scelto, abbiamo riconosciuto un'identità rispetto al lavoro fatto precedentemente".

In questi anni il vivaio ha dato risultati importanti dal punto di vista economico: potenzierete la ricerca dei giovani?
"Avremo un grande occhio per il settore giovanile, su molti dei nostri talenti c'è un interesse particolare. Per come è strutturata questa società avremo grande attenzione in questo senso".

Cosa si era rotto con Cellino?
"Tutto ha un inizio e anche una fine. Cominciavamo a vedere le cose in maniera diversa".

È la situazione più difficile per lei? Prende in eredità un prodotto già molto valorizzato.
"È l'anno peggiore per un d.s. per venire a Verona. Ma arrivo in una situazione che mi è stata lasciata in maniera ottimale. La leggo al contrario: posso solo raccogliere i frutti di chi mi ha preceduto".

Avrete un occhio di riguardo anche per la B?
"Sì: guardiamo tutti i campionati, abbiamo un'ottima area scouting. Monitoriamo quindi tutto quello che può essere utile".

In un campionato così particolare, con il Mondiale in inverno, come si costruisce la rosa?
"La nostra idea è quella di costruire una rosa che abbia anche dei Primavera pronti ad essere portati in prima squadra. Ci saranno giocatori 'posizionati', pronti ad essere travasati in prima squadra. E terremo conto del fatto che dovremo fare due preparazioni: una iniziale, e un ritiro a dicembre dopo la pausa per il Mondiale. Sarà molto importante dal punto di vista organizzativo il lavoro dei preparatori atletici, dei nutrizionisti e del medico".

17.04 - Finisce la conferenza stampa.

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